Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è arrivato all’Aquila per la prima volta dalla fine dell’emergenza post sisma, nell’anno in cui cade il decennale del terremoto del 6 aprile del 2009.
L’Abruzzo regione verde, dove la vita media è più alta che altrove in Italia, dodicesima regione per qualità della vita. Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha speso parole importanti e affettuose per l’Abruzzo, la regione che, ha detto, lo ha colpito profondamente da quando lo ha conosciuto a fondo, 10 anni fa, per una occasione tragica: il terremoto dell’Aquila.
Per questo, nella sua giornata aquilana a sostegno della campagna elettorale del candidato alla presidenza della regione per il centrodestra, Marco Marsilio, ha voluto ricominciare da qui, dalla commozione, dall’emozione e dal ricordo.
“Ci sono persone con cui ancora oggi ci scriviamo per scambiarci gli auguri”, ha detto,
accolto dal coro dei sostenitori al grido “Silvio sei unico” nell’auditorium stracolmo dell’associazione dei costruttori dell’Aquila.
Berlusconi ha ricordato il cosiddetto “metodo Silvio” adottato per costruire il più rapidamente possibile i 21 quartieri del progetto case post sisma in cui ospitare migliaia di sfollati: le prime case consegnate dopo 4 mesi dal terremoto.
Rivolto al candidato Marsilio, Berlusconi ha detto:
È il migliore candidato presidente a cui l’Abruzzo possa aspirare e riteniamo che sarà in grado di governare 5 anni e portare la regione a crescere.
Poi il consiglio a Marsilio:
Partire subito con la riduzione delle tasse alle imprese e alle famiglie e abbattere i costi della sanità, che è eccellente in Abruzzo, ma troppo costosa per le famiglie , spesso costrette a lunghe liste di attesa.
Occorre, ha esortato Berlusconi, assumere più medici e paramedici. In riferimento ai temi nazionali, alcune frecciate non sono mancate ai vicepremier e ministri Salvini e Di Maio sulla questione dei migranti e dei rapporti con l’Europa.
Dopo l’intervento all’Ance, l’ex presidente del Consiglio ha visitato una famiglia residente nel progetto case di Sant’Antonio, quella di Pino Ussorio, famiglia di forzisti della prima ora; ad accogliere Berlusconi anche alcuni comitati di sostenitori.
Il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, oggi all’Aquila in occasione della visita del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a 10 anni dal sisma, ha detto: “L’Abruzzo è una regione importantissima dove Berlusconi si è speso personalmente per la ricostruzione post-terremoto, con risultati che nessun altro ha ottenuto. Il Governo di centrodestra per l’Abruzzo ha fatto molto di più di quanto è stato fatto dagli altri governi per le altre zone colpite dal sisma, quindi è una questione politica, affettiva e poi oggi festeggiamo i nostri 25 anni quindi è anche un impegno che trae la forza dal passato per guardare però verso il futuro. Vogliamo giocare una partita importante nei prossimi mesi e occupare uno spazio che gli elettori chiedono che venga occupato, quello tra il M5s e la Lega, certamente non possiamo pensare che lo spazio possa essere occupato da accozzaglie radical chic di sinistra”.
La visita a sostegno del candidato di centrodestra, Marsilio, alla presidenza della Regione Abruzzo in vista delle elezioni del 10 febbraio prossimo e in occasione delle iniziative per i 25 anni dalla prima vittoria del Cavaliere, nel 1994.
All’Auditorium dell’Ance anche un evento con il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani. Le prime parole del presidente di Forza Italia:
“Sono commosso. Ho dentro di me un ricordo che non finirà mai di quei giorni del terremoto, delle famiglie che avevano perso i loro cari, delle famiglie che avevano perso la loro casa”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, che, nell’anno del decennale del sisma del 6 aprile del 2009, è tornato per la 27/a volta nel capoluogo abruzzese, ma per la prima volta dalla fine dell’emergenza post-sisma ricordando il lavoro che mise in campo per la costruzione di alloggi. “Mi auguro che questo governo cada ogni giorno che arriva. Vedere un governo che dice sì un giorno, per dire no il giorno dopo, per dire forse il terzo giorno… Vedo un pericolo come nel 1994, quasi più grave. Questi grillini hanno le stesse idee dei comunisti di allora, anzi, loro si proclamano comunisti ma non da salotto, da strada; ma rispetto alla sinistra di allora non hanno nessuna competenza, esperienza, non sanno cos’è l’amministrazione pubblica”.
IL SERVIZIO DEL TG8:
https://www.youtube.com/watch?v=Rib0t2utO8E