In arrivo la stangata per il pagamento delle bollette del progetto Case a L’Aquila.
E’ proprio il regalo sotto l’albero per tanti residenti degli alloggi del progetto Case dell’Aquila: i bollettini – o forse sarebbe il caso di dire – i “bollettoni” per i consumi arretrati del gas metano per riscaldamento e acqua calda sono cominciati ad arrivare nelle cassette delle poste. Una cartolina di auguri di Fine anno un po’ amara, un regalo indigesto, perchè in centinaia di casi si tratta di una stangata per i cittadini, costretti a pagare gli arretrati da gennaio 2017 perché non sono stati conteggiati dall’allora amministrazione comunale. In molti dovranno pagare da 600 a oltre mille euro per il primo semestre, da gennaio a giugno 2017, in attesa della seconda stangata, quella relativa al semestre successivo.
L’amministrazione guidata da Pierluigi Biondi – che ha tra l’altro defenestrato l’assessora forzista al Bilancio Anna Lisa Di Stefano – ha diviso le cifre in rate mensili. Dunque, se nel primo semestre, tra la quota ordinaria e il conguaglio, la cifra si aggira sui 1000 euro, sono stati emessi 7 bollettini da circa 140 euro ciascuno. Nell’ingarbugliata gestione dei pagamenti, però, s’inserisce un’altra complicazione: l’azienda che ha l’incarico di stampare le fatture – emanate dal Comune e non dall’Enel – ha fatto un errore: c’è un dato sbagliato nel codice a barre in fondo a destra alla bolletta, che riporta una cifra diversa da quella che effettivamente bisogna pagare. Questo significa che gli uffici postali e le tabaccherie abilitate non possono accettare il bollettino. L’unica soluzione è che l’operatore inserisca a mano la cifra giusta. Il Comune sta facendo ristampare i bollettini corretti, per poi rispedirli di nuovo agli utenti (a proposito, con quale aggravio di spesa per la seconda spedizione?). E quindi la prima rata in scadenza lunedì 31 dicembre potrebbe ulteriormente slittare.
Il servizio del Tg8