Il capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri Angelo Borrelli a L’Aquila per partecipare all’incontro su “Imprese e territori resilienti. La partnership tra Confindustria e Protezione Civile”.
L’incontro, organizzato da Confindustria Piccola Industria, Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno e Confindustria Abruzzo, Comitato regionale piccola industria, in collaborazione con la Protezione civile e con il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, rientra nelle manifestazioni del decennale L’Aquila 2019-2009: l’occasione per presentare il protocollo d’intesa, siglato a dicembre 2016 da Confindustria e dalla Protezione civile per condividere obiettivi e valori, promuovere strategie operative ed esprimere un modo di essere cittadini e imprenditori responsabili, anche di fronte alle calamità.
Il protocollo ha istituzionalizzato una collaborazione nata in modo spontaneo e confluita nel Pge, Programma gestione emergenze, in occasione del sisma del Centro – Italia. Il Pge, nato dall’esperienza concreta del Comitato Piccola Industria di Confindustria Fermo in occasione del terremoto dell’Emilia nel 2012, è stato il primo esempio di sinergia tra sistema pubblico e privato, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale dall’Unisdr, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi.
I partecipanti al convegno hanno rimarcato l’importanza di “Prevenire, prepararsi e rispondere all’emergenza causata dai fenomeni naturali che investono territori ed imprese del nostro Paese, con particolare riferimento alla provincia dell’Aquila, colpita dal terremoto 2009 e dal sisma Centro-Italia. Proteggere il territorio equivale a proteggere anche l’impresa, che ne è cuore pulsante, e garantire la continuità delle attività produttive significa tutelare l’intera comunità di cui l’azienda è parte integrante. Nel nostro Paese oltre il 40% dei comuni è situato in aree a rischio sismico, mentre sono quasi il 90% quelli a rischio frane e alluvioni. L’Italia è fortemente esposta al rischio di calamità naturali e il cambiamento climatico in corso ne aumenterà la fragilità. Per questo aumentare la capacità di risposta agli eventi traumatici e ridurre la vulnerabilità di aziende e territori deve rappresentare una priorità”.