L’Aquila: Cardinale Petrocchi dona alla città la Bolla del Giubileo 2025

Il documento ufficiale “Spes non profundit”, firmato da Papa Francesco, recapitato all’arcivescovo dell’Aquila, Cardinale Petrocchi, che lo ha donato al capoluogo abruzzese

Papa Francesco ha fatto recapitare la Bolla di indizione del Giubileo del 2025, al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, che a sua volta ha deciso di donare il documento alla chiesa del capoluogo abruzzese.

La Bolla “Spes non confundit” è stata consegnata al porporato dall’arcivescovo monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del  Dicastero vaticano per l’evangelizzazione e delegato di Papa Francesco per l’organizzazione dell’Anno Santo
del 2025.

Nella Bolla Papa Francesco scrive:

“Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l’indizione, nel 1300, del primo Giubileo. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande ‘perdonanza’ che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia…”.

“Mentre si avvicina la conclusione del mio ministero episcopale – ha dichiarato il cardinal Petrocchi – lascio in
dono alla chiesa aquilana e quindi all’arcivescovo coadiutore monsignor Antonio D’Angelo, la Bolla del prossimo Giubileo firmata da Papa Francesco, perché, custodendo questo prezioso documento, L’Aquila diventi sempre più consapevole del compito affidatale dal Papa durante la Sua visita pastorale del 28 agosto 2022, quella cioè di essere la ‘capitale del perdono e della riconciliazione’. Una definizione, come ho già avuto  modo di ribadire, che onora la comunità ecclesiale e civile aquilana, ma al tempo stesso la responsabilizza e la impegna, ne disegna l’identità e anche ne chiarisce la missione”.