Cade il rato di turbativa d’asta, ma resta in piedi quello di abuso d’ufficio per la dirigente del Comune de l’Aquila Patrizia Del Principe.
Ieri i giudici del tribunale de L’Aquila hanno emesso il dispositivo di condanna ad un anno e mezzo con i doppi benefici di legge per Patrizia Del Principe, la dirigente del Comune de L’Aquila accusata di aver agevolato l’assunzione della nipote per la gestione di un progetto culturale con un contratto co.co.co. La Del Principe, secondo l’accusa, predispose un atto relativo all’avvio del progetto ” Verso una città a dimensione di studente”, prevedendo l’assunzione di 3 collaboratori e presiedendo anche la commissione esaminatrice, stabilendo così anche determinati criteri per la scelta dei collaboratori. Un comportamento, sempre secondo il Pm Simonetta Ciccarelli, tutto teso a facilitare il coinvolgimento della nipote nel progetto stesso. Il suo avvocato Maurizio Dionisio ha già annunciato ricorso in appello, che sarà formalizzato non prima dell’uscita delle motivazione tra al massimo 90 giorni, intanto il reato procede spedito verso la prescrizione.