L’Aquila, entro due o tre mesi verranno smontati i binari della metropolitana di superficie mai realizzata e verrà eseguita la pavimentazione stradale in via della Comunità Europea, in via Leonardo da Vinci e in via Amiternum (spesa prevista 660mila euro).
Entro due o tre mesi verranno smontati i tanto odiati all’Aquila binari della metropolitana di superficie mai realizzata dalla giunta comunale di centrodestra guidata dal sindaco Biagio Tempesta. Binari che ormai sorgono su strade colabrodo piene di buche e che sono stati negli anni causa di svariati incidenti a macchine e ciclisti. Il Comune con una determina ha già affidato l’incarico per la direzione lavori a una professionista esterna che affiancherà il Rup per il rifacimento della pavimentazione stradale in via della Comunità Europea, in via Leonardo da Vinci e in via Amiternum con una previsione di spesa di circa 660mila euro.
Sulle tre vie prima saranno tolti i binari e poi si procederà con il nuovo asfalto. Questa è una storia che in realtà va avanti da anni. Del progetto mai realizzato rimangono i fastidiosi binari, alcuni fili e un capannone a Pettino. In un primo momento si era ipotizzato di coprirli con una speciale resina ma, evidentemente, poi si è deciso di fare diversamente.
Lavori che si potranno fare grazie alla rimodulazione di un mutuo con la cassa depositi e prestiti e ai 660 mila euro se ne aggiungeranno altri 300 mila. Una notizia accolta con gioia da commercianti e residenti che però denunciano anche il problema dell’alta velocità nella zona dove le macchine sfrecciano troppo velocemente non curanti dei pedoni.
I binari erano stati già tolti su viale Corrado V, quindi per ora resteranno solo quelli nella zona dell’ospedale San Salvatore. Di quel progetto è ovvio non se ne farà più nulla, ma l’amministrazione non ha mai abbandonato l’idea di una metro in città seppur di diverso tipo, una sorta di metrobus di autobus per collegare l’ospedale con il terminal di Collemaggio evitando di passare per il centro storico. Per questo progetto il Comune attende dal Ministero 6,5 milioni di euro che è il residuo del finanziamento che era stato concesso per la metro.