Si attende solo il certificato per poter far ripartire la funivia del Gran Sasso dopo un lungo e complicato stop generato dall’esposto di un cittadino che aveva avanzato perplessità su una fune
Ieri c’è stato un vertice a Roma e sui tempi c’è un cauto ottimismo ma emerge che ci saranno delle prescrizioni o meglio delle raccomandazioni così le ha definite l’amministratore del centro turistico Dino Pignatelli.
Sono cose che già facciamo – ha detto – sia sulle persone da trasportare che in genere sono una settantina che sulla velocità. Per cui nel certificato non si farà altro che mettere nero su bianco ciò che facciamo.
Sulla funivia del Gran Sasso già era stata fatta una manutenzione. Poi è arrivato l’esposto che l’amministratore continua a ritenere immotivato. Ma le funi sono sicure, ribadisce Pignatelli.
L’unico aspetto che un po’ preoccupa è che tra queste prescrizioni ci sarebbe l’obbligo a fine stagione di cambiare le funi, una spesa da tre milioni di euro, e su questo l’amministratore spiega che si vedrà il da farsi ma un cambio effettivamente ci sta.
Ormai quindi si attende solo il documento che rimetterà in funzione la funivia e farà partire una stagione che non è iniziata sotto i migliori auspici. La montagna aquilana purtroppo continua ad avere tante problematiche.