L’Aquila, il tema movida continua a fare discutere. Ordinanze, divieti, ma per i residenti che sono tornati in centro la vita è sempre più difficile o meglio, è complicato fare convivere diverse anime e conciliare le esigenze di tutti.
Il tema è atavico, L’Aquila città universitaria ha sempre visto “fronteggiarsi” i giovani e le loro esigenze di divertimento con le richieste di chi in centro ci viveva ed oggi ci è tornato. I gestori hanno chiesto collaborazione mettendosi a disposizione per far rispettare le regole, i residenti però a volte non ce la fanno a sopportare soprattutto in alcune zone e vie centrali, quelle cosiddette della movida. È difficile far quadrare i conti ma troppo spesso i comportamenti di chi vuole divertirsi arrivano agli eccessi, con bottiglie lasciate, atti vandalici come quello della schiuma alla Fontana Luminosa e altro, raccontano i residenti esasperati.
Secondo Leonardo Del Re, un residente, in effetti il tema c’è sempre stato ma ora si sono raggiunti dei livelli indicibili a volte. Ciò che i residenti chiedono in sostanza è molto semplice. Nessuno vieta agli altri di divertirsi ma che questo non si trasformi in un incubo per chi all’Aquila ci vive. Per questo invocano più controlli, soprattutto nelle ore notturne oltre che portare avanti campagne di sensibilizzazione nelle stesse famiglie. Invitano anche le istituzioni ad intervenire. Tempo addietro giravano pattuglie di Vigili in città e le cose andavano meglio, ricorda Del Re. A giorni in città arriverà il nuovo questore, Enrico De Simone, che sulle pagine del Centro ha già detto la sua sulla movida. Regole e legalità al primo posto ma no alle maniere forti, si daranno comunque segnali e scenderò in strada per capire i problemi, ha annunciato.