Dal pomeriggio a notte fonda il 29 settembre L’Aquila torna a essere insieme ad altre 300 città in Europa, la capitale delle scienze per la “Notte europea dei ricercatori e di Univaq Street science”, diventato un appuntamento annuale.
Un appuntamento in cui scienza, ricerca e intrattenimento si mescolano dando vita a una kermesse che coinvolgerà anche oltre mille studenti delle scuole aquilane in una serie di attività. Scienza e ricerca escono dai loro luoghi canonici e si riversano per le strade con laboratori interattivi, iniziative per le scuole, conferenze, spettacoli ed esperimenti scientifici. Un modo per divulgare le scienze e mostrare al pubblico che la ricerca non è soltanto studio, come spiega il rettore della Scuola di alta formazione “Gran Sasso science institute” dell’Aquila, Eugenio Coccia.
Anche l’università dell’Aquila è partner della “Notte europea dei ricercatori”, con un ruolo di primo piano, partecipando con un proprio programma di eventi dedicati alla divulgazione scientifica. Laboratori e dimostrazioni saranno organizzate anche dai Laboratori nazionali di fisica nucleare del Gran Sasso: saranno mostrate le ricerche su scala planetaria in cui sono impegnati oltre mille scienziati. La rettrice Paola Inverardi è una degli atleti che questa mattina ha portato la bandiera degli Sharpers in una simbolica staffetta universitaria di 15 chilometri.
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