L’Aquila: lasciata dall’amante, gli uccide il cane. A volte succede, non spesso ma succede. Alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne è stata proprio una donna a perseguitare la moglie del suo amante, arrivando persino ad annegare il cucciolo dell’uomo.
Certo non è questo il messaggio: il 25 novembre è la giornata che mette al bando ogni violenza contro le donne, anche quando a commetterla è una donna. Però accade, come dimostra il caso che arriva da Pratola Peligna. Una donna, lasciata dall’amato, ha messo in atto la sua vendetta iniziando a perseguitare l’intero nucleo familiare e a danneggiare le proprietà della coppia. Poi se l’è presa pure con il povero cucciolo che l’amante aveva lasciato in un suo terreno, alla periferia di Pratola Peligna, e l’ha ucciso annegandolo. Persecuzioni, molestie e vessazioni varie sono durate a lungo, finché la persecutrice è finita agli arresti domiciliari. La donna, che ha 44 anni ed è di Pratola Peligna, è accusata di furto, tentata estorsione, danneggiamenti, atti persecutori, percosse e uccisione di animale. Tutti i reati che le vengono contestati sarebbero stati commessi negli ultimi mesi. L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal gip del tribunale dell’Aquila, Marco Billi, su richiesta del pm Stefano Iafolla.