L’Aquila: 21enne di nazionalità rumena finisce agli arresti domiciliari per aver picchiato per vendetta un suo coetaneo che, a suo dire, aveva aggredito la sorella.
L.E.R., queste le iniziali del 21enne di nazionalità rumena e domiciliato all’Aquila finito agli arresti domiciliari per aver massacrato di botte un suo coetaneo, finito in ospedale con fratture e lesioni giudicate guaribili in 30 giorni dai medici del pronto soccorso, dove il ragazzo è stato accompagnato subito dopo da un’ambulanza del 118. L’aggressore ha riferito ai giudici di aver agito per vendetta, poiché il coetaneo aveva picchiato la sorella. I fatti risalgono alla sera del 14 maggio e ieri la Squadra mobile della questura ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa da Baldovino de Sensi, giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila su richiesta del pubblico ministero Stefano Gallo.
L.E.R. si è presentato nella casa del coetaneo scaraventando a terra prima un suo familiare che gli aveva aperto la porta, poi ha sferrato calci e pugni al presunto aggressore della sorella. La richiesta del provvedimento cautelare è stata ritenuta necessaria da parte dell’autorità giudiziaria al fine di impedire la reiterazione di nuovi episodi di violenza, dal momento l’aggressore ha precedenti per lesioni.