Entro l’estate la restituzione di Palazzo Ardinghelli alla città; poi l’apertura della succursale aquilana del Museo Maxxi – il Museo nazionale delle arti del XXI secolo fondato a Roma nel 2010 – entro l’autunno di quest’anno.
Anche se con un ritardo di diversi mesi (la promessa del segretario generale della Fondazione Maxxi Pietro Barrera era di un’apertura in tempo per l’anniversario del sisma, quindi in questo mese di aprile) e nonostante le polemiche e le opposizioni al grande progetto culturale e museale all’interno dello splendido palazzo Ardinghelli restaurato con i fondi del Governo russo, DUNQUE IL MAXXI L’AQUILA sarà una realtà. Un luogo di produzione di cultura, non di assistenza alla cultura, spiega Barrera. Il segretario rassicura sull’apertura della sede e fornisce qualche dettaglio sulla sua mission e sulle attività: serviranno due milioni di euro all’anno per la gestione e per le attività.
Il servizio del Tg8