Il Tribunale di Roma ha condannato a 10 anni di reclusione un’imprenditrice aquilana in pensione, 60enne, riconoscendola colpevole di stalking.
Sarebbe stata protagonista di calunnie aggravate e reiterate, incendio doloso di un’auto, sostituzione di persona e diffamazioni reiterate ai danni dell’ex compagno e dell’attuale compagna di quest’ultimo. La donna è stata inoltre condannata per calunnia nei confronti di un maresciallo dei carabinieri. Secondo l’accusa, per vendicarsi della fine della relazione con il suo compagno, la donna avrebbe messo in atto una vera e propria persecuzione nei confronti dell’uomo e azioni gravi anche nei confronti della nuova compagna, concretizzate in telefonate minatorie, lettere anonime, appostamenti, fino all’incendio dell’auto della nuova compagna, attribuendosi false generalità, sempre allo scopo di calunniare e diffamare le persone offese. I fatti sono avvenuti a Roma. Il Tribunale di Roma ha anche condannato la donna a pagare una provvisionale immediatamente esecutiva alle parti civili. Il procuratore aggiunto presso la procura di Roma Maria Monteleone, nel corso della requisitoria, aveva richiesto la pena di 12 anni. La sentenza è stata emessa dal giudice della quinta sezione del Tribunale di Roma, Tiziana Gualtieri. La 60enne aveva già avuto problemi giudiziari per la stessa tipologia di reato. I difensori, Nicola Ottaviani del foro di Frosinone e Vincenzo Calderoni del foro di L’Aquila, presenteranno ricorso presso la Corte d’Appello di Roma dopo aver preso atto delle motivazioni della sentenza che il giudice Gualtieri depositerà entro 90 giorni.