Il progetto è stato curato dal Centro di Ricerca Demiogene, start up aquilana innovativa a vocazione sociale. L’iniziativa prevede il recupero ed il ripristino del tracciato “Ippovia del Gran Sasso”, per inserirlo in un sistema di offerta indirizzata al turismo equestre, di campagna e di montagna.
E’stato presentato oggi presso la sede del Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga il progetto “Nexum Equum”. L’iniziativa nasce da un’idea del centro di ricerca e sviluppo Demiogene in collaborazione con l’Ente Parco, con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), con la FISE (Federazione italiana sport equestri) e con la FITE TREC ANTE, (Federazione italiana turismo equestre) e ha l’obiettivo principale di generare un sistema integrato di accoglienza idoneo ad assicurare elevate marginalità economiche, sociali a zero impatto ambientale. Coinvolgerà 29 comuni tra le province di Teramo, L’Aquila e Pescara intese come amministrazioni locali competenti delle 59 località interessate dal percorso. All’incontro erano presenti Tommaso Navarra Presidente Parco Gran Sasso Monti della Laga, Giovanbattista Galeota Responsabile centro di ricerca Demiogene, Nicola Zarlenga presidente FITE TREC ANTE Abruzzo, Massimo Lucà Dazio presidente FAI Abruzzo e Molise e Rocco De Nicola Presidente FISE Abruzzo.
Il progetto parte da un’attenta analisi delle potenzialità economiche supportata da uno studio sulla sostenibilità ambientale e della messa a reddito di un insieme di tracciati, sia esistenti sia da realizzare, per creare un circuito fruibile esclusivamente a cavallo che si può definire, a buon diritto, il “Sella Ronda in sella”. Grazie alla collaborazione con il Fai – Fondo Ambiente Italiano Abruzzo e Molise, il progetto Nexum Equum punta alla valorizzazione e al recupero di siti di particolare interesse e pregio storico ambientale esaltandone le peculiarità legate alla tradizione della pastorizia e della transumanza. Dopo un’attenta verifica dei tracciati il Centro di Ricerca e Sviluppo Demiogene ha condotto uno studio di fattibilità prevedendo 58-60 punti di microricettività (6-8 posti cavaliere con cavallo e 10-15 coperti per ristorazione di sosta), più il recupero e la riqualificazione di ruderi a rilevanza storica e paesaggistica. E’ stata valutata anche la copertura media dei servizi di accoglienza per posto letto e di ristorazione che è di ca 7 km di ippovia in modo da garantire una capacità ricettiva massima totale giornaliera di 380 posti letto/cavaliere basandosi su una previsione (stima) di domanda, compresa tra 20.000 e 30.000 presenze annue per un fatturato totale compreso tra 6.500.000 – 7.500.000 euro annui.
Il sistema integrato di ospitalità prevede l’organizzazione di servizi, di ricettività e di accompagnamento per garantire al turista la possibilità di percorrere interamente, senza soluzione di continuità, il tracciato esclusivamente a cavallo accompagnati e assistiti da guide. L’obiettivo è costruire un’offerta turistica innovativa nel settore del turismo esperenziale per coprire la domanda nel segmento equestre. Una valutazione globale ha portato a stimare un ritorno economico complessivo per km di tratta tra 6.000 – 6.500 euro.