L’Aquila ricorda l’81esimo anniversario dell’eccidio dei nove martiri con diverse celebrazioni al cimitero, all’Itis, nella caserma Pasquali, in piazza nove martiri e nel sentiero di Madonna Fore
Il 23 settembre del 1943 un plotone composto da fascisti e nazisti fucilò nove giovani aquilani, di età compresa tra i 17 e i 21 anni, all’interno dell’edificio che attualmente ospita la caserma Pasquali. Durante i giorni della Seconda Guerra Mondiale ragazzi aquilani si unirono alle truppe partigiane locali. Tra loro c’erano i nove martiri che, la sera del 22 settembre, decisero di dirigersi verso le montagne di Collebrincioni per unirsi al generale D’Inzillo e ai suoi uomini. Vennero scoperti e catturati dai tedeschi, vicino al convento di San Giuliano, e portati nell’attuale caserma per essere giustiziati. Una strage che in un primo momento fu tenuta nascosta alla popolazione. Le salme furono ritrovate solo il 14 giugno del 1944, il giorno dopo la liberazione della città. Le salme furono così ricomposte nel cortile della scuola ‘De Amicis’, in centro, e i funerali si svolsero il 18 giugno.