L’Aquila, ricostruzione privata post sisma alle battute finali. L’ultima pratica è stata inviata tra giovedì e venerdì, nell’ultima giornata a disposizione sono state una cinquantina le domande presentate all’ufficio speciale, l’Usra, diretto dall’ingegner Salvo Provenzano. Dal 2009 a oggi le pratiche presentate dai privati sono state circa 30mila.
Al 30 settembre e considerando che il periodo parte dal 2009, le pratiche presentate dai privati sono state in tutti questi anni circa 30 mila, di cui 100 nell’ultimo mese. Da istruire ne restano 844 alle quali vanno aggiunte le ultime presentate allo scadere. La scadenza del 30 settembre come termine perentorio era nota dall’avviso pubblicato nell’aprile 2021. In questo avviso venivano fissati anche dei paletti. Se, ad esempio, un consorzio non è stato costituito entro il 30 settembre anche se la pratica è stata presentata in tempo non viene presa in considerazione.
In questi giorni i tecnici dell’Usra stanno facendo davvero gli straordinari per stabilire o meno l’ammissibilità delle ultime domande presentate. Solo dopo, caso per caso, sarà possibile chiedere le integrazioni che dovranno comunque essere assolutamente fornite nel giro di pochissimi giorni. Per la ricostruzione privata sono stati chiesti finora 8 miliardi di euro, concessi poco più di 6 e c’è una previsione di spesa di oltre un miliardo per gli importi ancora da istruire.
La strada però non può dirsi conclusa perché c’è la ricostruzione pubblica da considerare. Anche il premier Mario Draghi nella sua visita ha rimarcato l’obbligo di accelerare anche perché la ricostruzione a suo giudizio va a diverse velocità anche a seconda delle zone. Quella pubblica è in ritardo e ha ancora dei buchi neri. A proposito di ricostruzione non materiale gli occhi al momento sono puntati anche sugli investimenti del fondo complementare dopo il lavoro della cabina di regia.
Nella foto: Salvo Provenzano, direttore Usra
I fondi prevedono interventi per il potenziamento dell’infrastruttura digitale per 185 milioni di euro, lo sviluppo delle comunità energetiche con 235 milioni, la rigenerazione urbana dei borghi dell’appennino centrale con 325 milioni, il sostegno agli investimenti produttivi con 380 milioni, e poi fondi per cultura, turismo, sport e inclusione sociale per 180 milioni, la valorizzazione delle risorse ambientali, forestali e agroalimentari per 60 milioni di euro e la creazione di centri di ricerca per l’innovazione con 80
Milioni tra cui la realizzazione del centro all’Aquila per la formazione di funzionari e dirigenti statali. Ad illustrarne la ripartizione è stato il commissario Giovanni Legnini. Finanziamenti importanti che porteranno benefici anche alla linea ferroviaria Terni – Rieti – L’Aquila che sarà convertita a idrogeno. Per le aree interne si potranno progettare anche i primi lotti funzionali della L’Aquila – Amatrice e realizzare una delle centrali di produzione e distribuzione dell’energia verde.