Otto tra ambasciatori e alti rappresentanti diplomatici hanno partecipato nel pomeriggio all’evento “L’Aquila ringrazia”.
l’iniziativa a dieci anni dal sisma organizzata dal Comune dell’Aquila nella suggestiva cornice di Palazzo Pica-Alfieri “per esprimere la gratitudine agli Stati esteri che hanno fornito dei contributi per la ricostruzione di importanti edifici della città, danneggiati dal sisma dal sisma del 6 aprile 2009, o comunque degli aiuti per la rinascita del tessuto sociale e culturale del territorio del capoluogo d’Abruzzo”. Nel corso dei loro interventi tutti i diplomatici, nel sottolineare il sostegno assicurato, hanno annunciato nuove iniziative e contributi per il futuro. A fare gli onori di casa il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e l’assessore ai Rapporti internazionali e al turismo Fabrizia Aquilio. Biondi ha ringraziato tutti i diplomatici sottolineando che
“‘L’Aquila ringrazia’ non è solo il titolo che abbiamo voluto fidare a questo evento ma l’espressione più compiuta, nella sua sintesi e immediatezza, del sentimento di profonda riconoscenza e di commossa gratitudine che la Città tutta serberà in eterno nei confonti di quei paesi stranieri che, all’indomani del sisma del 6 aprile 2009, hanno prontamente e concretamente attestato una solidarietà ed una vicinanza fondamentali per la ricostruzione del nostro patrimonio edilizio e monumentale, nonché dello stesso tessuto connettivo della nostra comunità, in termini di apporto alla cresciuta culturale e di supporto alla dimensione sociale”.
All’evento sono intervenuti gli ambasciatori in Italia, russo, Sergey Razov, francese, Christian Masset, Israele, Dror Eydar, Estonia, Celia Kunigas-Saagpakk, poi i vice ambasciatori in Italia, di Giappone, Akihiko Uchikawa, e Australia, Christopher Chung, il primo consigliere dell’ambasciata del Kazakstan, Aigerim Raissova, il ministro consigliere incaricato d’Affari del Canada, Christofer Burton. Assente la diplomazia tedesca “per un disguido dell’ultimo momento, indipendente dalla propria volontà”, e quella Argentina “che per cause di forza maggiore, non ha potuto inviare rappresentanti”, si legge nella cartella stampa. Della delegazione ha fatto parte anche il rappresentante del Ministero degli Esteri italiano Stefano Queirolo Palmas.