Sos dei cittadini a L’Aquila che denunciano lo stato di degrado in cui versa il cimitero dove si consumano persino rapporti sessuali all’interno del camposanto del capoluogo di regione. Sollecitati interventi anche nelle frazioni.
I cittadini che visitano il cimitero entrando dal lato della Torretta di via della Polveriera a L’Aquila, come si legge anche sul quotidiano “Il Centro” notano lo stato di abbandono del luogo sacro, ormai diventato terra di nessuno e che, a quasi dieci anni dal terremoto del 6 aprile del 2009. Ci sono macerie non rimosse e loculi e cappelle ancora danneggiati dal sisma. Ma soprattutto a creare inquietudine e a far indignare gli aquilani è il numero di profilattici usati e fazzoletti di carta abbandonati e gettati tra il piazzale e l’aiuola che costeggia il muro di cinta.
Gli incontri sessuali avvengono in prevalenza sotto i cipressi e accanto a un container che è stato anche utilizzato come camera ardente subito dopo il terremoto e che attualmente è diventato il luogo scelto dalle “coppiette” per appartarsi. Intanto in vista dell’approssimarsi del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti, i cittadini sollecitano interventi che restituiscano il dovuto decoro ad un luogo che dovrebbe essere sacro e inviolabile e che si intervenga finalmente per ricostruire e sistemare le lapidi a terra e i loculi semiaperti così come l’edificio dei Nove martiri dove i lavori sono fermi, a parte qualche intervento autorizzato per cappelle private. Stessa situazione riscontrata anche nelle frazioni: da Roio a Sassa.