L’Aquila: sopralluogo della Lega del cane al circo Orfei

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A L’Aquila  sopralluogo della Lega del cane al circo Orfei per verificare le condizioni in cui vengono tenuti gli animali.

Gli agenti del nucleo provinciale di Guardie Zoofile Volontarie della Lega del Cane de L’Aquila ieri hanno effettuato un sopralluogo al Circo Orfei che in queste settimane si trova nel capoluogo regionale. I volontari hanno verificato le condizioni in cui vivono gli animali. La Lega del Cane è da sempre contraria all’utilizzo di animali in qualsiasi tipo di spettacolo.

In una nota si legge che “Ogni qual volta un circo è  nelle nostre zone l’Associazione si premura di effettuare un sopralluogo e successivamente scrive al Sindaco della città, invitandolo ad emettere un’Ordinanza ad hoc che ponga delle restrizioni – basate sul regolamento CITES del 2006 – le quali, oltre a indicare dei requisiti minimi per le detenzione degli animali (misure dei recinti, ecc.), indica anche di evitare del tutto la detenzione delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci”.

L’associazione lamenta che  i volantini dello spettacolo, distribuiti anche davanti alle scuole, contengono uno ‘speciale bimbo’ per incentivare le famiglie a partecipare. Questa pratica è eticamente inaccettabile secondo laria Sfarra, Caponucleo delle Guardie Zoofile di Lega del Cane.

Sfarra afferma che “I più piccoli dovrebbero essere indirizzati verso l’amore per tutte le creature e la natura che ci circondano e questo di certo non avviene accompagnandoli a uno spettacolo dove animali fuori dal loro habitat vengono costretti con la coercizione a eseguire esercizi – se non addirittura a mettersi in ridicolo ai limiti dell’umiliazione – totalmente al di fuori di quella che è la loro natura. Lega del Cane provvederà a scrivere anche al Provveditorato agli Studi e ai Circoli Scolastici territoriali per invitarli a organizzare incontri con esperti in materia al fine di avvicinare gli studenti agli animali, disincentivando la partecipazione a spettacoli come i circhi. “I circensi potrebbero esprimere la propria arte attraverso spettacoli di acrobati e clowneria e non con lo sfruttamento degli animali che rendono queste esibizioni tristi, obsolete, umilianti e sicuramente poco edificanti” .