Il tribunale de L’Aquila ha condannato con l’accusa di terrorismo Stefano Manni il capo del gruppo politico clandestino “Avanguardia ordinovista”.
Con le accuse di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico e associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi Stefano Manni, 49 anni, ascolano residente a Montesilvano è stato condannato dal gup del tribunale de L’Aquila Guendalina Buccella, con rito abbreviato, a 6 anni di reclusione. L’uomo, un ex carabiniere, è ritenuto il capo del gruppo politico clandestino «Avanguardia ordinovista», sgominato dall’operazione «Aquila nera», condotta in diverse regioni d’Italia (Abruzzo, Lombardia, Piemonte Lazio e Campania) dal Ros del carabinieri, che ha portato il 22 dicembre 2014 all’arresto di 14 persone, di cui 11 in carcere e 3 ai domiciliari. E’ stato assolto, invece, sempre con rito abbreviato, Franco Montanaro, 46 anni, nato a Roccamorice. Nell’inchiesta coordinata dall’allora procuratore antimafia e antiterrorismo, Fausto Cardella, oggi procuratore generale a Perugia, e dal sostituto Antonietta Picardi, altre 30 persone sono state indagate a piede libero. Nel luglio 2015 con giudizio immediato sono stati disposti i rinvii a giudizio di tutti gli accusati iniziali, in tutto 44 persone. Attualmente una ventina di persone è sotto processo a Pescara. Non tutti hanno le stesse accuse visto che molte di queste persone sono state inquisite solo per avere approvato su Internet i disegni eversivi dei più esagitati. Tra gli obiettivi del gruppo neofascista c’erano l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , gli ex presidenti della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi, la senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane, il vice sindaco dell’Aquila ed ex procuratore Nicola Trifuoggi e l’allora leader dell’Unione di centro Pier Ferdinando Casini.
IL COMMENTO DELLA PEZZOPANE – “La vicenda che emerge dall’operazione ‘Aquila nera’, condotta in diverse regioni d’Italia dai carabinieri del Ros e che ha portato alla condanna del gruppo ‘Avanguardia ordinovista’ da parte del tribunale dell’Aquila, è allucinante e gravissima. Un’associazione per delinquere, con un repertorio ispirato al nazismo e al terrorismo dell’estrema destra, con diversi esponenti abruzzesi, aveva pianificato una serie di agguati a varie personalità, tra cui la sottoscritta”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.
“Oltre a me – prosegue Pezzopane – dovevano essere colpiti il presidente emerito Giorgio Napolitano e gli ex presidenti della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi. L’operazione aveva già portato all’arresto di una ventina di persone a partire dal 2014. All’inizio di questa vicenda dolorosa, mi sembrava impossibile potesse riguardare anche me. Invece nel complesso, grazie all’impegno e lavoro degli inquirenti e dei magistrati, che ringrazio, le indagini hanno portato alla luce una centrale sovversiva che pianificava agguati ed attentati. E’ allarmante scoprire come gli esponenti politici e le istituzioni stesse possano essere sempre oggetto di azioni criminali, che per fortuna vengono sventate dalla competenza e dall’efficienza delle nostre forze dell’ordine e dalle autorità giudiziarie”.