Con il caso di intossicazione registrato ieri a L’Aquila, salgono a tre gli interventi in urgenza effettuati dal Centro di Riferimento Regionale per le intossicazioni fungine del Distretto Provinciale ARTA di L’Aquila.
Tre interventi in nove giorni per Centro di Riferimento Regionale per le intossicazioni fungine di ARTA Abruzzo. Nel caso registrato ieri, le analisi sono state effettuate su reperti acquisiti dall’Ospedale San Salvatore di L’Aquila dove un uomo di Tornimparte si è presentato con sintomi gastroenterici, sopravvenuti dopo aver consumato un pasto comprendente funghi congelati e poi scongelati per la cottura.
I tecnici dell’ARTA hanno accertato che si trattava di funghi appartenenti al genere Cantharellus specie Cibarius, riportati sull’elenco delle specie dichiarate commestibili dal Ministero della Salute che possono però creare problemi se colti e conservati male o se consumati da soggetti predisposti.
Gli altri due casi, sui quali il Distretto Provinciale di L’Aquila è sempre intervenuto con immediatezza, sono stati registrati sabato 27 giugno, sempre a L’Aquila, e martedì 23 giugno nella zona di Teramo su richiesta del Dipartimento di Prevenzione SIAN della ASL.
L’Assessore all’Ambiente e Vice Presidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, ha concordato con il Direttore Generale dell’ARTA Maurizio Dionisio un potenziamento della struttura ARTA deputata a tali particolari interventi analitici, considerato l’aumento dei casi di intossicazione.