Una risoluzione in consiglio regionale e comunale dell’Aquila per chiedere lo stop alle soppressioni annunciate dal Governo regionale e contenute nel piano di esercizio disposto da Tua, l’azienda per il trasporto unico regionale.
È quanto chiedono il capogruppo regionale del Pd Silvio Paolucci e i consiglieri comunali Dem dell’Aquila, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa all’Emiciclo proprio nelle ore in cui intanto i lavoratori di Tua occupavano il sede dell’azienda di trasporto pubblico regionale a Bazzano, periferia est dell’Aquila, dove si è tenuto un tavolo concitato e teso alla presenza anche del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, dell’assessore regionale Guido Quintino Liris e del consigliere regionale Americo Di Benedetto.
Da un lato si tagliano servizi pubblici come il trasporto, dall’altro si concedono super consulenze, si sperpera in leggi omnibus, aumentando persino le premialità dei manager, denuncia Paolucci.
A partire dal 10 febbraio Tua, la società del trasporto pubblico regionale, taglierà alcune corse della tratta L’Aquila-Roma, divenuta commerciale, e, dunque, non può più fruire dei contributi pubblici regionali, come stabilisce la delibera di Giunta del 29 novembre con la quale la Regione accoglie la soppressione proposta da Tua delle corse feriali, tra cui quella delle 5, delle 8:15 da L’Aquila a Roma, e quelle delle delle 20:30 e delle 23:00 dalla Capitale all’Aquila. Contro questi tagli e riduzioni domani mattina a partire dalle 11.30 si terrà un presidio a Piazza d’Armi, nello spazio a ridosso del mercato ambulante, per manifestare contro la scelta della Regione Abruzzo e di Tua di sopprimere e accorpare le 14 corse. Ci saranno, oltre agli esponenti politici delle opposizioni, anche il comitato dei pendolari e varie associazioni cittadine che hanno organizzato la protesta.
Il Servizio del Tg8:
Pronta la replica del presidente della Tua Gianfranco Giuliante il quale afferma :
“Siamo alla farsa. Paolucci è colui che ha abolito i servizi minimi sulla L’Aquila-Roma. E oggi protesta. Il “PD” ha sottoscritto il contratto di servizio con TUA escludendo l’Aquila-Roma e oggi protesta.
Oggi la ragion del contendere per la nuova cagnara sembra essere la ristrutturazione di 10 corse su un centinaio erogate complessivamente dal trasporto regionale che, così come ad oggi svolto, è costato a Tua, e quindi a tutti gli abruzzesi, più di un milione e mezzo l’anno in deficit (125 mila euro/mese come Paolucci ha diligentemente sottolineato in Commissione Vigilanza) di cosa stiamo parlando?.
TPL L’Aquila – Roma e manifestazione in Piazza d’Armi a L’Aquila: AST E FIT CISL “le colpe della Giunta regionale”
Il responsabile territoriale AST Cisl L’Aquila Paolo Sangermano e il segretario generale FIT Cisl Abruzzo e Molise Amelio Angelucci affermano che il dibattito aperto sulla relazione L’Aquila – Roma, che vedrà sabato 8 febbraio un momento di protesta in Piazza d’Armi a L’Aquila, “richiama alle proprie responsabilità l’attuale Giunta regionale”.
In una nota Sangermano e Angelucci spiegano che ” Bisogna riportare al centro del dibattito il ruolo del soggetto programmatore, ovvero della Regione Abruzzo ed in particolare dell’attuale Giunta, che con la delibera 756 del 29 novembre scorso ha sancito il carattere non essenziale della tratta tra L’Aquila e Roma. Per la Cisl e per la Fit invece alcuni collegamenti, ovvero quelli con le caratteristiche del pendolarismo così come richiamate dal Decreto Legislativo 422 del 1997 e da successivi interventi normativi, devono essere ricompresi tra i cosiddetti servizi minimi legittimandone la contribuzione pubblica.
Rimane comunque il fatto che non si può chiedere alla Società TUA di sopperire alle mancate scelte della politica attraverso una gestione non conforme alle esigenze del mercato nel momento in cui la stessa è chiamata ad effettuare i collegamenti senza contributo pubblico. Abbiamo già avuto l’esperienza in Arpa di milioni di chilometri annui effettuati senza contributo e sappiamo in quali condizioni di bilancio la stessa si è ritrovata. Già allora si chiese una assunzione di responsabilità a tutti i dipendenti delle tre Aziende pubbliche poi confluite in TUA che attraverso una decurtazione significativa del proprio salario diedero il loro fondamentale contributo per rimettere in ordine i conti. Non accetteremo mai che la storia si ripeta.
La Cisl e la Fit continueranno a sottolineare l’importanza di una visione sociale del trasporto pubblico, visione che vede nell’affidamento in house dei servizi la sua espressione migliore tanto per il diritto alla mobilità dei cittadini quanto per la certezza di regole contrattuali e salariali dei lavoratori. Ogni giorno che passa si ha la sensazione che questa maggioranza di Governo regionale mini alle fondamenta tale scelta, evitando un confronto che chiediamo da tempo. Il perdurare di questa situazione non potrà che portare ad ulteriori frizioni e manifestazioni di protesta.”