Sta riscuotendo grande interesse tra lettori e critica il libro “Molto mosso” di Checco Mancini. In 500 pagine temi ancora di attualità.
“Molto mosso. Il confronto per il capoluogo d’Abruzzo. Industrializazzione, università, autostrade nell’archivio di Antonio Mancini (1943-1972)”. E’ il titolo del nuovo libro di Francesco Mancini, pubblicato da Carsa edizioni, e riassume in 500 pagine il frutto del lavoro durato 5 anni di analisi e studio di migliaia di documenti custoditi nell’archivio di Antonio Mancini, già sindaco di Pescara, deputato e padre dell’autore del volume che verrà presentato domani nel capoluogo adriatico . Alcuni documenti sono inediti e raccontano passaggi cruciali della storia abruzzese e pescarese. Ci sono anche riferimenti a studi riguardanti il traforo del Gran Sasso e gli effetti che pare abbia avuto sul sistema idrogeologico regionale. Riferimenti anche all’estrazione di idrocarburi in Abruzzo e ai terremoti e rischio sismico parlando anche delle probabili cause che li determinano ma che la classe politica non sembra abbia voluto affrontare .
Lunedì 14 novembre, alle ore 18, nella sala consiliare del municipio di Pescara ,il volume sarà presentato nel corso di un incontro sulla grande Pescara e il ruolo regionale del capoluogo adriatico tra passato e futuro. Saranno presenti l’attuale sindaco Marco Alessandrini, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli e gli ex sindaci Luciano D’Alfonso, Luigi Albore Mascia e Carlo Pace .Non mancano spunti che alimentano una lettura che sa riempire con tanti tasselli interessanti il mosaico della recente storia locale. L’autore si è avvalso per l’editing della collaborazione del critico letterario Giacomo D’Angelo
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