Lavoro minorile: fenomeno molto presente anche in Abruzzo

Il 2° rapporto Unicef Italia sul Lavoro minorile, rivela che l’Abruzzo è tra le Regioni cha presenta tra i più alti tassi di lavoratori impiegati

Le quattro regioni con la percentuale più alta di minorenni occupati (15-17 anni), in relazione alla popolazione residente per tale fascia di età, sono: Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta, Abruzzo e Marche.

In Trentino-Alto Adige, su una popolazione di 34.150 minorenni tra i 15 ed i 17 anni di età, il 21,7% risulta impiegato. Nella Valle D’Aosta la popolazione di minorenni residenti (15-17 anni) ammonta a 3.645 e il 17,8% risulta impiegato. In Abruzzo su una popolazione di 34.339 minorenni di 15-17 anni il 7,6% (2.609) ha svolto attività lavorativa; nella Marche è pari al 7,2%, con 2.989 lavoratori minorenni su una popolazione di 41.672.

Queste regioni si collocano abbondantemente al di sopra del valore della media nazionale (4,5%).

Le regioni che registrano mediamente il numero totale più elevato di giovani lavoratori dipendenti e indipendenti entro i 19 anni, impiegati in esperienze di lavoro continuative, saltuarie o occasionali, tra il 2018 e il 2022 sono Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia.