Nella provincia di Teramo sono più di 4 mila le lavoratrici e i lavoratori in cassa integrazione, numeri che si potrebbero aggravare allo scadere del blocco dei licenziamenti.
C’è bisogno di un immediato intervento delle istituzioni, con idee di politiche industriali capaci a salvaguardare il territorio. A lanciare il grido d’allarme sono i segretari provinciali di FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo.
“Abbiamo bisogno di idee di politiche industriali capaci di salvaguardare il territorio, e anzi di rilanciarlo, perché il nostro è un territorio ricco di esperienza, capace di attrarre investitori, a cui però manca una direzione e un’idea di politica industriale. Tante sono le vertenze aperte, come Atr, Veco e Betafance, e tante altre si presenteranno quando il blocco dei licenziamenti terminerà e chissà quante altre ce ne saranno laddove i lavoratori non sono rappresentati”.
Il servizio del Tg8