Anche l’Abruzzo celebra la giornata mondiale dell’alimentazione indetta dalla Fao per il 16 ottobre. Numerose scuole hanno aderito ai concorsi del Miur.
Al concorso “Un Poster per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione” hanno risposto diverse scuole di ogni ordine e grado abruzzesi per stimolare gli alunni a sostenere l’obiettivo globale Fame Zero – un mondo in cui tutti possano avere regolare accesso a cibo di alta qualità per condurre una vita sana e attiva. Di contro l’Abruzzo detiene il triste primato di seconda regione italiana per obesità infantile. L’anno scorso hanno partecipato al concorso più di 10.000 studenti provenienti da oltre 100 Paesi – da Trinidad e Tobago allo Sri Lanka, dallo Zimbabwe alle Filippine.
La Fao fa sapere che “Dopo un periodo di declino, la fame nel mondo è di nuovo in aumento. Secondo l’ultimo rapporto FAO, al giorno d’oggi oltre 815 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica. Guerre, eventi meteorologici estremi collegati ai cambiamenti climatici e alla crisi economica stanno invertendo la tendenza dei progressi fatti per combattere la fame, e allo stesso tempo i livelli di sovrappeso e obesità sono in rapido aumento. Il mondo può raggiungere l’obiettivo Fame Zero – cioè porre fine alla fame e alla malnutrizione – se i governi, le imprese, le multinazionali, gli agricoltori, i produttori alimentari e tutti i cittadini passate all’azione”.
Secondo un’indagine condotta da Coldiretti in Italia sono 2,7 milioni le persone che, durante l’ultimo anno, sono state costrette a chiedere aiuto per mangiare nelle mense dei poveri o con pacchi alimentari.
In un comunicato stampa di Coldiretti si legge che : “Nel 2017 circa 2,7 milioni di persone hanno beneficiato degli aiuti alimentari attraverso l’accesso alle mense o molto più frequentemente con pacchi alimentari che rispondono alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli. Infatti sono appena 114mila quelli che si sono serviti delle mense dei poveri a fronte di 2,55 milioni che invece hanno accettato l’aiuto tramite pacchi di cibo, sulla base dei dati sugli aiuti alimentari distribuiti con i fondi Fead attraverso l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).
Tra le categorie più deboli degli indigenti si contano 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila senza fissa dimora. E ci sono anche – precisa la Coldiretti – 380mila migranti che hanno lasciato le proprie terre per fame e ora si trovano ad affrontare la stessa emergenza in Italia. Contro la fame si attiva la solidarietà con molte organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti, dalla Caritas Italiana al Banco Alimentare, dalla Croce Rossa Italiana alla Comunità di Sant’Egidio. E si contano ben 10.607 strutture periferiche (mense e centri di distribuzione) promosse da 197 enti caritativi.
Mentre Coldiretti insieme a Campagna Amica ha promosso nei mercati degli agricoltori a chilometri zero l’iniziativa “La Spesa sospesa” che offre la possibilità ai consumatori di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi “.