Ottimi risultati raggiunti in Abruzzo per quanto riguarda i Lea. L’assessore regionale Paolucci illustrata i dati e i prossimi obiettivi della sanità.
62 punti guadagnati in 7 anni, 30 negli ultimi 2 anni in Abruzzo per quanto concerne i Lea, i Livelli essenziali di assistenza. La Regione ha fatto grossi balzi in avanti ha detto oggi alla stampa l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci , illustrando gli ultimi risultati raggiunti dal sistema sanitario abruzzese.Abbiamo puntato molto sulla prevenzione ha evidenziato l’assessore Paolucci, insieme alla responsabile dell’Ufficio Governo dei dati e flussi informatici del Dipartimento Salute e Welfare della Regione, Antonia Petrucci, parlando anche dei prossimi obiettivi da raggiungere per superare le attuali criticità esistenti.
Vi siete accorti che quando Paolucci viene intervistato in Tv, applica la stessa maniera di D’Alfonso: lo sguardo da seminarista, che ha appena percorso gli studi teologici, rivolto verso il “nulla”eterno! Dopo questa presentazione diciamo subito che l’assessorato regionale della sanità ha sottratto ingenti cifre a questo settore per utilizzarli altrove, come è già successo qualche tempo fa! E’ una vittoria di Pirro quella che esalta il signor assessore “occhi sgranati”, inoltre da un pò di tempo quasi tutti i medicinali (antibiotici antistaminici ecc..) si pagano per intero e non più in economia col famigerato “ticket”! Ci credo che il bilancio è positivo!! Paolucci racconti la verità e non inganni il prossimo!Visto che, poi, siamo in un mondo di lacrime vi dico qualcosa, che non ha nulla a che vedere con l’articolo in proposito ma che provocherà ilarità: con le ultime votazioni in Francia la vittoria ha arriso Macron, fermiamoci un attimo, “macro” termine informatico, procedura si applica sul computer, quindi significa modernità e velocità, contro la penna “Le pen” in cui lo scrivere a mano è ormai andato in disuso! Ecco perchè ha vinto il primo! Poi sempre un appunto ai margini di questo articolo, approfitto per fare un discorso sull’aggettivo POPULISTA, il cui significato è stato stravisato e utilizzato in maniera”erronea e distorta” non solo in Italia ma in tutto il mondo! Quest’aggettivo che, in realtà, risulta avere un contenuto positivo e protettivo per il(i) popolo(i) invece oggi è sinonimo di un’aberrazione, intrisa di fascismo; guai a stare dalla parte del popolo, quindi, a lamentare la triste situazione dei più poveri, a criticare chi gestisce male la cosa pubblica, ad invocare una più equa distribuzione della ricchezza che si viene esclusi martoriati messi alla gogna, maltrattati come retrogradi e malvagi, come coloro che non hanno nulla di umano: ecco chi è il populista, partito politico o colui che sta dalla parte, in questo caso, secondo i”benpensanti” sbagliata, del popolo ! Povero vocabolario, povera Crusca, quasi sempre dobbiamo ascoltare simili sceneggiate o sproloqui inutili, ignoranti e deleteri, anche e soprattutto provenienti da gente “pseudo colta”! Povero grande Maestro Manzo di “non è mai troppo tardi!” che ha fatto di tutto per dare almeno i primi rudimenti della lingua! David