L’ufficio di presidenza ha dato il via libera all’istruttoria sulle presunte intromissioni da parte della società Casaleggio negli account social dell’europarlamentare Daniela Aiuto, che nel frattempo ha lasciato il Movimento 5 Stelle.
Se, al termine delle verifiche, ci saranno elementi per approfondire il caso, l’Europarlamento dovrà chiedere un parere giuridico su come procedere ed eventualmente nei confronti di chi è entrato nel lavoro di un eurodeputato.
La deputata abruzzese Daniela Aiuto, alcuni giorni fa aveva accusato i cinque stelle di voler “entrare nella sua vita pretendendo la password del suo account ” ed è uscita dal Movimento dal quale si era autosospesa dopo che le era stato contestato di aver chiesto rimborsi per una ricerca che secondo il M5S la Aiuto avrebbe copiato su Wikipedia. Lei cercò di difendersi ma rimborsò la somma percepita; poi ha denunciato interferenze via web sul suo lavoro a Bruxelles.
Intanto evidenzia che “controllare direttamente le attività degli eurodeputati, si viola l’articolo 2 del regolamento del Parlamento europeo che sancisce la libertà e l’indipendenza dei componenti di Strasburgo. L’articolo 2 del regolamento è molto chiaro. Non solo i deputati sono liberi e indipendenti, diciamo senza vincolo di partito come è scritto nella Costituzione italiana. Ma “non possono in alcun modo essere vincolati da istruzioni né ricevere alcun mandato imperativo”.
A promuovere l’inchiesta è stato il vice presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e la sua richiesta è stata accolta dal presidente Antonio Tajani. Dopo l’audizione di Daniela Aiuto se emergerà che il caso non è isolato potrebbero essere ascoltati altri membri pentastellati . L’istruttoria si concluderà con una relazione e un’eventuale proroga.
Sassoli afferma che “Finalmente si farà chiarezza sulle voci di gravi interferenze della Casaleggio Associati sul mandato dei parlamentari. L’ufficio di Presidenza dell’Europarlamento ha invitato il presidente Antonio Tajani ad ascoltare l’onorevole Aiuto e accertare eventuali violazioni alla libertà e indipendenza dei parlamentari, così come prevede l’articolo 2 del Regolamento del Parlamento europeo. Spero che in tempi rapidi sia fatta piena luce sulle modalità di interferenza più volte denunciate dalla stampa”.