L’ex presidente del Teramo e gestore dello stadio Bonolis, Franco Iachini, ha voluto fare chiarezza sulla querelle legata alla gestione della struttura di Piano D’Accio ma anche denunciare l’ultimo avvenimento extra calcistico dove un non meglio identificato tifoso si è introdotto nella festa del nuovo ristorante aperto da Iachini rivolgendogli minacce pesanti e su cui è stata sporta denuncia
Nota stampa di Franco Iachini:
“In considerazione delle recenti e ripetute minacce di morte alla mia persona, l’ultima delle quali avvenuta a Piazza Martiri della Liberta lo scorso Sabato 30 Settembre ad opera di un non meglio identificato ultras del Teramo Calcio che si è introdotto nella festa di inaugurazione del dehors del mio ristorante, episodio per cui ho sporto denuncia querela per il reato di cui all’art. 612 comma 2 del codice penale, ritengo opportuno e doveroso rivolgermi alla tifoseria teramana per rappresentare lo stato dei fatti della conduzione dello Stadio “G. Bonolis”, su cui pende un procedimento arbitrale, promosso dalla Soleia S.r.l. nei confronti del Comune di Teramo, dal lontano Luglio 2022.
Come ricorderete, nel 2019 ho rilevato la gestione dello Stadio “G. Bonolis”, dalla Cantagalli Appalti, ristrutturandolo con tutte le opere necessarie per mantenere l’omologazione dell’impianto a disputare partite di calcio professionistiche. Inoltre, ho in corso ulteriori investimenti, obbligatori, per la riqualificazione delle quattro Torri faro con led di ultima generazione, led bordo campo per le pubblicità ed il Maxischermo ad alta risoluzione, interventi che raggiungono l’importo di € 500.000, che, aggiunti ai costi precedentemente sostenuti, portano l’investimento complessivo della Soleia a 5 milioni di Euro. Il tutto per avere uno Stadio professionistico apprezzato in tutta Italia. Poteva l’Amministrazione Comunale sostenere un tale investimento ? Credo di no. Nel corso di questo ultimo anno, assieme all’Amministrazione Comunale abbiamo convenuto di privilegiare il dialogo per trovare un accordo sulle proposte del nuovo PEF, sospendendo il procedimento arbitrale. Piano Economico Finanziario non più in equilibrio e che deve essere obbligatoriamente revisionato. Ebbene, nel corso degli ultimi 3 anni di trattative fino all’ultima edizione, la Soleia si è impegnata a produrne ben sei proposte di nuovo PEF – l’ultimo in ordine di tempo 48 ore prima dell’udienza arbitrale del 29 settembre, recependo sempre le richieste avanzate dal Comune, in ordine alla riduzione del canone dello Stadio per la squadra principale della città di Teramo.
Voglio ricordare che l’attuale convenzione in vigore dal 2008, determina il costo complessivo per giocare allo Stadio Bonolis – rivalutato alla data odierna -, in circa 180.000 euro. Queste tariffe non le ho stabilite io, ma sono scritte e determinate dall’Amministrazione Comunale di questa città fin dal lontano 2006. Anche in occasione dell’ultimo contratto, la Soleia e la sua Capogruppo Infosat, anche al fine di venire incontro alle limitate disponibilità economiche della Citta di Teramo 1913, hanno ridotto il costo alla squadra cittadina e sponsorizzato la stessa, per somme complessive che hanno consentito di ridurre il prezzo da 180.000 a 70.000 euro. Ovviamente, dal prossimo anno, sarò costretto ad applicare il canone vigente, non potendo fare altrimenti. Infine, su sollecitazione di un Consigliere Regionale mi è stato chiesto di sviluppare un PEF con il costo di affitto del campo da giuoco per disputare il Campionato di categoria – sia esso dilettantistico che professionistico – a ZERO Euro. Ebbene, lo scorso Lunedi, ho riferito al Consigliere Sandro Mariani che c’è la nostra disponibilità a formulare l’ennesima proposta che preveda il canone a zero per la squadra di calcio. Ad ora, non abbiamo avuto alcun cenno di riscontro né di riconoscenza da parte dell’Amministrazione Comunale. Desumo, quindi, che non c’è da parte di quest’ultima concreta disponibilità a trovare un accordo. Ecco perché abbiamo chiesto al Collegio arbitrale nell’udienza del 29 settembre u.s., di dare impulso al procedimento. (rammento che in quella sede era stato presentato all’Amministrazione un PEF asseverato con il costo dello Stadio a 60.000 Euro, ma ci è stato risposto che non avevano avuto neanche il tempo di guardarla.)
Ritengo che il Sindaco e la sua maggioranza abbiano altri interessi ben piu importanti a cui dedicarsi (si pensi all’apertura di un Fast Food a Piazza San Francesco), rispetto alla ricerca di una soluzione per dare l’avvio ad investimenti e riqualificare l’intera struttura dello Stadio Bonolis, e completare l’area commerciale di circa 5.000 mq su cui si possono creare 150 posti di lavoro, e dare, così, allo Stadio le infrastrutture necessarie per svolgere concerti ed eventi, estivi e non, per permettere ai numerosi cittadini, teramani e non, di assistere a concerti di alto livello, come si sono disputati all’inizio della vita di questo stadio.
Da ultimo, ritengo doveroso e necessario ricordare a Voi Tifosi che la responsabilità della “fine del Teramo Calcio 1913” non mi può essere attribuita per le seguenti ragioni, e Vi prego, di essere onesti nel ricordare con me i fatti che si sono susseguiti e che, brevemente, ricordo:
1 Ho rilevato la squadra dal Presidente Campitelli con un debito complessivo di circa 5 milioni di Euro;
2 Ho ceduto la squadra ed il suo controllo il 6 novembre 2021 ai fratelli Ciaccia, con un debito complessivo di 800.000 €, anche a seguito delle forti pressioni di parte della tifoseria e dell’Amministrazione Comunale che, come ricorderete, ha applaudito ed osannato la nuova proprietà nella sede istituzionale dell’aula del Consiglio Comunale”.
3 Le quote di minoranze che erano in mio possesso non mi permettevano di poter fare, agire e condizionare le scelte della nuova proprietà;
4 A seguito delle vicende giudiziarie in cui si è trovata coinvolta la nuova proprietà della SS Teramo Calcio 1913, (in cui non avevo più da tempo incarichi di amministrazione detenendo solo una partecipazione di minoranza), quest’ultima è stata esclusa dal campionato professionisticoVoglio ribadire quindi, a tutti coloro che mi “accusano” di aver causato la fine del Teramo Calcio, di ricordarsi come si sono svolte le vicende e di non accusare il sottoscritto per fatti a lui non imputabili. Io ho fatto tutto il possibile, arrivando anche a mettere a disposizione la stessa concessione ad altri imprenditori, ma nessuno si è fatto avanti. A questo punto, mi rimetterò alle decisioni della Camera Arbitrale di cui accetterò anche l’eventuale sconfitta del lodo, sconfitta che mi permetterà di restituire, previo rimborso dei costi sostenuti, la gestione dello Stadio “G.Bonolis”, all’Amministrazione Comunale di Teramo”.
IL SERVIZIO DEL TG8