Il libro bianco sulle emergenze infrastrutturali abruzzesi presentato oggi a Pescara fotografa un quadro non esaltante. Un lavoro realizzato da Uniontrasporti e fortemente voluto dalle Camere di Commercio Chieti-Pescara e Gran Sasso
L’Abruzzo si colloca tra il 74esimo e l’89esimo posto in Italia per quel che riguarda le infrastrutture e il sistema produttivo abruzzese non cresce da trent’anni per cui ha detto il presidente dell’ente camerale di Chieti-Pescara, Gennaro Strever, una riflessione va fatta.
Strever ha ricordato: <Noi che siamo teoricamente al centro d’Italia, a livello di comunicazioni paghiamo un prezzo alto. Basti pensare per esempio che il treno più veloce impiega per collegare Roma a Pescara oltre tre ore e venti per meno di 200 km quando ci vogliono 2 ore e 59 minuti per collegare Roma a Milano. Questo è il rapporto. E poi l’autostrada A14 ha la terza corsia che arriva nelle Marche e più in giù verso l’Abruzzo si crea un vero e proprio imbuto. Per non parlare dell’unica strada che consente alle industrie della Val di Sangro e dell’area del Vastese di collegarsi con i porti campani, la Trignina è oggi una strada vecchia e che era adeguata agli anni passati ma non più oggi. Da questo libro bianco sono emerse altre criticità che presenteremo e porteremo all’attenzione del governo e considerando che il Pnrr non tornerà più, se riusciremo a fare qualcosa di importante potremo dare respiro all’Abruzzo>.
Il volume fa una sintesi regionale rispetto alle opere necessarie al sistema imprenditoriale per superare la crisi in atto e recuperare competitività sui mercati nazionali e internazionali.
Il direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili ha spiegato che <Dal libro è emerso che l’Abruzzo sul piano infrastrutturale ha bisogno di una serie di interventi urgenti più che di nuove infrastrutture che possono essere progettate e pianificate. Occorre invece migliorare e potenziare le infrastrutture esistenti e che sono al limite della possibilità di utilizzo come le due Ss Trignina e fondovalle Sangro che collegano delle aree fondamentali per l’Abruzzo e dove ci sono imprese che fanno il 50% del Pil regionale e di conseguenza le imprese partono con un gap di competitività proprio per i trasporti e l’approvigionamento e per la distribuzione dei prodotti. Dunque occorre cogliere l’opportunità del Pnrr e sfruttare i fondi disponibili per favorire lo sviluppo delle infrastrutture sostenibili come anche la ferrovia e anche la portualità con lo sviluppo dei porti di Ortona e Vasto che rientrano nelle otto priorità del libro bianco>.
All’evento “Le priorità infrastrutturali per il sistema economico abruzzese”, ospitato dalla sala Camplone della Camera di Commercio di Chieti-Pescara, hanno partecipato oltre ai presidenti delle due camere di Commercio e i rappresentanti di Uniontrasporti, anche il commissario ZES Abruzzo Mauro Miccio, il presidente Abruzzo Sviluppo Stefano Cianciotta, il sottosegretario alla presidenza della giunta Regione Abruzzo Umberto D’Annuntiis e i vertici delle aziende più importanti del territorio.
Il presidente Cianciotta ha affermato che <I due anni di pandemia ci hanno detto che logistica e produzione industriale sono diventati praticamente la stessa cosa. Nello specifico questo libro bianco da una parte conferma l’importanza e la centralità delle nostre camere di commercio che qualche anno fa qualcuno voleva abolire. Oggi gli enti camerali anche e soprattutto in Abruzzo
rappresentano una cerniera fondamentale per ricostruire un sistema economico che negli ultimi anni si è inevitabilmente lacerato. Questa fotografia da una parte ci indica quello che che è stato negli ultimi anni il deficit infrastrutturale ma credo che la parte più importante sia ora quella delle prospettive e una delle più rilevanti a mio giudizio è quella dell’economia del mare perché sulla portualità sia il sistema Paese che l’Abruzzo hanno poco investito soprattutto negli ultimi decenni e spero che il prossimo Governo possa fare un investimento anche con un ministero ad hoc perché il mare oggi sotto il profilo della logistica è fondamentale perché parliamo della infrastruttura più importante che l’Italia ha ma che non ha mai utilizzato appieno>.
I temi sono stati approfonditi nel corso della tavola rotonda, moderata dal giornalista Domenico Ranieri, che ha visto gli interventi di esponenti del mondo economico e delle infrastrutture di trasporto e di logistica abruzzese.
Il sistema camerale abruzzese, nei mesi scorsi, ha già organizzato una serie di tavoli con il sistema imprenditoriale e istituzionale del territorio sia per condividere gli esiti di alcune analisi su domanda e offerta sia per ascoltare le esigenze e i fabbisogni degli operatori economici.
L’appuntamento rientra in un “Roadshow camerale” sui temi infrastrutturali che coinvolge i territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere italiana attraverso il Fondo di Perequazione 2019-2020.
Una iniziativa che si è svolta nel giorno dello sciopero nazionale dei trasporti indetto per chiedere maggiore sicurezza alla luce dei seguito delle violente e reiterate aggressioni sui mezzi pubblici a conducenti, controllori, capi stazione, addetti a traghetti e vaporetti. In Abruzzo in mattinata si è registrata un’alta adesione da parte dei lavoratori.