Liceo Classico Pescara: il Tar “blinda” la settimana corta, la dirigente scolastica esulta e la maggior parte dei genitori pronta a nuove battaglie.
I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale hanno, dunque, respinto la richiesta di sospensiva presentata da un pool di avvocati in rappresentanza di un nutrito comitato di genitori, contro la settimana corta introdotta per questo anno scolastico dalla dirigente scolastica Donatella D’Amico. Si attende il merito della decisione, ma intanto, almeno per questa stagione scolastica, il provvedimento resta in vigore, in attesa di azioni future. La preside Donatella D’Amico parla di “scommessa educativa”. Il Comitato dei genitori, forti di una petizione con 700 firme che ha di fatto sfiduciato i promotori dell’iniziativa, ovvero 4 genitori del Consiglio d’Istituto, a detta del comitato, per nulla rappresentativi del volere della maggioranza, parla di :
“Ennesimo duro colpo alle elementari norme di partecipazione democratica mediante l’adozione del distorto e non condivisibile principio del “fine giustifica i mezzi”.”
Ed annuncia una tregua, in attesa di leggere le motivazioni della decisione di ieri, prima di mettere in campo nuove azioni legali, ribadendo che la decisione di introdurre la settimana corta é stata presa nel chiuso di una stanzetta, dalla preside e da poche persone a lei fidate, senza ascoltare il parere della maggioranza dei genitori. Al fianco del Comitato gli studenti che in una nota ammonisce la preside per non aver…
“rispettato da subito il volere della scuola. Ovvero del 70% degli studenti contrario all’attuazione della settimana corta che non si doveva approvare in consiglio d’istituto sotto scorta della Digos”
Gli studenti promettono che faranno di tutto per riportare democrazia e discussione serena a scuola e danno appuntamento alla prima assemblea d’istituto di ottobre per poi prendere eventuali decisioni, anche loro in attesa della decisione nel merito.