Liceo Classico Pescara: giorni agitati al Liceo Classico “d’Annunzio” e ferri corti tra gli studenti e la dirigente scolastica per alcuni provvedimenti che fanno discutere.
L’ultimo in ordine di tempo un dispositivo di mercoledì 20 dicembre nel quale si comunica che la scuola sarà chiusa sabato 23 dicembre anche per le classi del Liceo Classico Tradizionale e del Liceo Classico Europeo per via di un “aumento spropositato dei traffico veicolare – recita la circolare – causa l’approssimarsi delle festività natalizie. Da tale situazione emerge l’impossibilità di garantire il regolare collegamento di trasporto necessario ai nostri alunni per raggiungere la scuola e per tornare a casa”. I rappresentati degli studenti ed anche diversi rappresentanti dei genitori temono che, dietro questo provvedimento, ci sia il tentativo di ostacolare una protesta che da giorni sta montando a causa di ulteriori questioni emerse nello scorso Consiglio d’Istituto, tanto da negare l’autorizzazione ad una mobilitazione pacifica di protesta che gli studenti, sotto la minaccia di interventi da parte delle Forze dell’Ordine e addirittura conseguenze penali, sono stati costretti a svolgere sulle scalinate esterne alla scuola al freddo. A segnare una profonda spaccatura tra la dirigente scolastica, la Prof. Donatella D’Amico, e la stragrande maggioranza del corpo studentesco, oltre all’introduzione della Settimana Corta che, a detta di molti fa già registrare, dopo pochi mesi, un bilancio estremamente negativo, le recenti disposizioni in merito al cosiddetto contributo volontario che per definizione deve ritenersi facoltativo, ma che, in caso di mancato pagamento, andrebbe a negare agli studenti alcuni servizi basilari, come il libretto delle giustificazioni o il divieto a partecipare a gite scolastiche. I rappresentanti degli studenti fanno sapere che la mobilitazione proseguirà e che non é esclusa, al rientro dalle vacanze natalizie, l’occupazione dell’Istituto. E nel tardo pomeriggio è stato raggiunto un accordo tra gli studenti e la dirigente scolastica che domani concederà lo svolgimento di un’assemblea senza contarla come assenza e dopo le vacanze concederà uno spazio per poter continuare la discussione.
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Il liceo è chiuso, il sabato,perché organizzato sulla settimana corta.La percentuale di studenti che ha protestato è bassissima e molti sono contenti della settimana corta e dell'ipotesi di un contributo obbligatorio di 30 euro. È solo voglia di non andare a scuola. Una mamma