Trenitalia si appresta ad attivare misure per velocizzare la linea adriatica dalla Puglia fino alle principali stazioni del Nord, si temono aumenti, pendolari sul piede di guerra.
In terra pugliese è già attivo un comitato di protesta da parte dei pendolari che quotidianamente utilizzano il Frecciabianca potendo contare su orari più comodi, oltre a tariffe più contenute. Un’eventuale sostituzione con il Frecciarossa li costringerebbe a ripiegare su regionali veloci con inevitabili disagi. Malumori si segnalano anche da parte dei pendolari abruzzesi, in particolare i molti lavoratori o studenti che da Pescara raggiungono quotidianamente località come Ancona, Rimini, Bologna, ma anche Milano. Una telespettarice di Rete8 comunica che si passerebbe da una tariffa di 185 euro ad una di 280 euro per la tratta Pescara-Ancona. Ancora peggio per la tratta da Pescara a Rimini dove una lavoratrice abruzzese che quotidianamente raggiunge il suo ufficio nella città romagnola ci riferisce che con il Frecciabianca paga 250 euro al mese e con il Frecciarossa andrebbe a pagarne 470. Inoltre, sempre dall’Abruzzo, i pendolari lamentano il fatto che questa è l’unica Regione a non essere dotata della “Carta Tutto Treno”, convenzione tra Regione e Trenitalia che prevede un’integrazione di 150 euro l’anno per treni ad alta velocità fino al Frecciabianca, con il momentaneo blocco della tariffa per i già abbonati anche per il Frecciarossa. A differenza dei viaggiatori pugliesi, poi, nulla sarebbe stato riferito ai clienti abituali abruzzesi. Alcuni di questi, nei giorni scorsi, hanno tempestato di e mail la Direzione Regionale di Trenitalia per chiedere chiarimenti, la risposta in poche righe:
“Con riferimento alla sua e-mail pervenuta a questa Direzione Regionale, con la presente si informa che è la Regione Abruzzo, in qualità di Ente Regolatore, a stabilire le estensioni tariffarie o eventualmente altre tipologie di agevolazioni nell’ambito regionale.”
A questo punto la palla passa dunque alla Regione che dovrà in qualche modo dire la sua, sul tema abbiamo ascoltato il delegato ai trasporti Maurizio Di Nicola che intanto solleva un problema riguardante la natura delle tratte, che sono interregionali, e che al momento la Regione prevede delle contribuzioni ma solo per tratte regionali. Tuttavia:
“Valuteremo nei prossimi giorni le varie istanze – ci ha riferito Di Nicola – e verificheremo se ci sono i margini per intervenire.”
In ogni caso Trenitalia fa sapere che si tratta solo ed esclusivamente di un miglioramento dell’offerta con due Frecciarossa sulla linea Lecce-Torino, già operativi da questo mese:
“Stiamo solo cercando di migliorare l’offerta, garantendo ai nostri clienti mezzi più confortevoli e veloci – ci dice Giuseppe Angelini di Trenitalia – è chiaro che un piccolo adeguamento tariffario è fisiologico, ma è normale.”
Il servizio del Tg8