In Abruzzo la percentuale di giovani che giocano d’azzardo è al di sopra della media nazionale così come la spesa media annua per i giochi: è quanto emerge dall’edizione 2018 del rapporto Casos del CNR commissionata dalla Regione che ha promosso un protocollo con i Comuni per ridurre il numero delle sale slot.
“No Slot” è lo slogan scelto dalla Regione Abruzzo per contrastare il preoccupante fenomeno del gioco d’azzardo tra i giovani. L’assessore alla salute Nicoletta Verì ha firmato oggi, 13 dicembre, un’apposita delibera in vista di un protocollo d’intesa con l’Anci, l’associazione dei Comuni, per attuare iniziative volte a regolamentare la presenza delle slot machine sul territorio.
La ludopatia è una malattia che si sta diffondendo in modo subdolo e pericoloso anche tra i giovanissimi di età compresa tra i 15 e i 19 anni come emerge dallo studio sulla diffusione del gioco d’azzardo nella popolazione studentesca abruzzese denominato “Caos 2018” e realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, il Consiglio Nazionale di Ricerche, per conto della Regione. L’Abruzzo detiene la maglia nera, dunque,oltre che per gli adulti, anche tra i giovani, visto che il 44% degli oltre 2.100 studenti intervistati, attraverso lo studio “Caos”, ha comportamenti a rischio.
L’assessore alla Salute Nicoletta Verì ha illustrato i risultati insieme alla dirigente del Dipartimento Stefania Melena, a Paola Fasciani, direttore del Serd della Asl Lanciano Vasto Chieti e a Sabrina Molinaro del CNR e a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione dello studio sulla popolazione generale GAPS ABRUZZO 2019 e le evidenze emerse da un’indagine svolta tra i comuni abruzzesi sulle buone pratiche e i regolamenti del gioco lecito.
L’assessore Verì ha poi illustrato le iniziative poste in essere e i fondi impegnati per contrastare il fenomeno ed ha detto che è “Previsto l’impiego di 2,2 milioni di euro l’anno e 400mila euro per l’internet addiction. Purtroppo abbiamo rilevato che sul problema del gioco d’azzardo siamo quasi maglia nera in Italia, per cui io, sin dal mio insediamento, ho voluto da subito affrontare questa problematica. Questa mattina ho firmato una proposta di delibera per far sì che l’Abruzzo diventi una Regione ‘no slot’.
Abbiamo anche modificato la delibera regionale per andare ad abbattere un fenomeno nella nostra regione in espansione anche nell’età fino a 18, 19 anni perché spesso i giovanissimi ignorano che è anche vietato ai minori di 18 anni mettere in atto comportamenti che potrebbero comportare problemi per la salute e la sanità dell’individuo.
Per questo abbiamo obiettivi precisi delineati nella delibera, che prevede di lavorare molto su prevenzione, riabilitazione, conoscenza dell’ambito informativo e proprio per questo abbiamo firmato un accordo con le scuole e il Dipartimento dell’Istruzione e porteremo ancora avanti un’ulteriore delibera con accordi nei singoli Comuni. C’è poi una delibera firmata da pochi giorni con l’Anci che vedrà proprio i Comuni portare avanti azioni di prevenzione e sensibilizzazione. Nell’ambito dei Progetti Obiettivo, che prevedono in totale 26 milioni di euro, abbiamo individuato dei fondi rilevanti per la prevenzione”.
Il servizio del Tg8