Ludopatie: le festività natalizie, oltre al clima di serenità, nasconde anche un pericolo legato alla tradizione del gioco.
Dalla semplice tombolata al più azzardato giro di poker, immancabile sotto qualsiasi tetto subito dopo il veglione, un pò tutti riscoprono il piacere del gioco in questo periodo. Se resta fine a se stesso nessun pericolo, ma può anche accadere, e lo confermano le statistiche, che grazie ad una vincita occasionale e magari anche particolarmente gratificante , s’inneschi il perverso meccanismo che porta all’insorgere di quella che va considerata come una vera e propria patologia, la ludopatia. L’Abruzzo, purtroppo, é tra le prime regioni in Italia, dati inquietanti anche per quel che riguarda la provincia di Pescara. Dal pokerino, alle slot machines fino al sempre più imperante settore delle giocate on line, le trappole sono sempre più diffuse con conseguenze a dir poco drammatiche che vanno dall’indebitamento senza ritorno, fino a casi estremi di suicidio. Il direttore facente funzione del Sert della Asl di Pescara Moreno Di Pietrantonio ne approfitta per lanciare un appello:
“Un accorato invito alla moderazione anche e soprattutto in questo periodo – precisa Di Pietrantonio – non si tratta di demonizzare la gradevole partitina in famiglia, ci mancherebbe, ma l’appello che rivolgo a tutti gli abruzzesi é di controllare eventuali impulsi, perché il rischio é davvero concreto. A tutti coloro che, invece, vivono nel silenzio il dramma della ludopatia non sapendo a quale santo rivolgersi, ricordo ancora che c’é un servizio specifico per la cura da ludopatia a titolo assolutamente gratuito all’interno proprio del Sert. Di ludopatia si può guarire – conclude Di Pietrantonio – basta prendere coscienza della propria condizione e farsi aiutare.”