Il Tar delle Marche ha accolto il ricorso di Dimensione Scavi contro la decisione di Cosmari, gestore delle macerie post terremoto nelle province di Ascoli Piceno e Teramo, di revocare alla ditta di San Benedetto del Tronto l’appalto del servizio di trasporto e trattamento dei rifiuti da maceria del sisma.
La prima sezione ha anche annullato la deliberazione e tutti gli atti con i quali Cosmari ha indetto una nuova gara per l’affidamento del servizio. Il Tribunale amministrativo ha osservato che tali decisioni erano state prese “solo” alla luce dell’inchiesta penale che aveva coinvolto l’amministratrice di Dimensione Scavi Cristina Perotti, arrestata a giugno 2018 insieme al funzionario della Regione Marche Stefano Mircoli.
Entrambi erano stati posti prima ai domiciliari e, lo scorso ottobre, all’obbligo di firma. La misura cautelare è stata revocata dal gip di Ascoli Piceno Annalisa Giusti, nei giorni scorsi, ed entrambi gli indagati sono tornati in libertà.
Secondo l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno in cambio di informazioni riservate, Perotti avrebbe promesso a Mircoli future partecipazioni societarie in una costituenda new company per la gestione delle macerie e la ricostruzione edilizia dei territori colpiti dal sisma, nonché progressioni di carriera grazie all’appoggio di asserite conoscenze in ambiti politici di rilievo. Accuse che entrambi respingono.