La produzione nello stabilimento Magneti Marelli di Sulmona è in crescita e i sindacati auspicano che la nuova proprietà avvii nuovi investimenti.
Nel corso dalla riunione che si è tenuta, a palazzo San Francesco a Sulmona, tra il sindaco Annamaria Casini, l’assessore comunale al Lavoro Piero Fasciani e i rappresentanti dei sindacati Fim Cisl, Uilm Uil e Uglm, firmatarie del contratto aziendale Fca, è stata analizzata la situazione della Magneti Marelli di Sulmona.
Le organizzazioni sindacali affermano che lo “Stabilimento vede la produzione in crescita, in attesa di nuovi investimenti da parte della nuova proprietà per garantire una maggiore produttività, in linea con le maggiori richieste che potrebbero arrivare dalla Sevel, principale cliente di Sistemi Sospensioni. Auspichiamo vivamente un piano investimenti che sappia valorizzare l’unità produttiva dello stabilimento sulmonese, tale da renderla appetibile anche per altri partners commerciali, oltre che per la Sevel di Atessa, per la fornitura della componentistica elettronica nel mercato internazionale dell’automotive“.
Il sindaco Casini spiega : “Ho voluto ascoltare le posizioni dei sindacati, i quali hanno reputato positivo questo incontro, teso ad avere un quadro completo dello stato dell’arte dell’importante stabilimento sulmonese, in attesa di conoscere il piano industriale che sarà varato, probabilmente, entro la prossima estate, e valutare le prospettive future.
I sindacati hanno rappresentato una situazione positiva dell’azienda, ma è nostra intenzione non abbassare la guardia, puntando a potenziamenti e incrementi della produzione che auspichiamo possano far parte di possibili scenari futuri e che verranno sanciti già dal prossimo piano industriale.
E’ importante poter aprire una nuova stagione caratterizzata dal rilancio del territorio e, come hanno sottolineato anche i sindacati stessi, poter riequilibrare il lavoro delle aree interne rispetto, nello specifico, allo stabilimento di Atessa, consolidando la produzione esistente, ma puntando anche ad una diversificazione con nuove linee di prodotti. Per questo, l’intenzione è quella di chiedere un tavolo con la Regione per poterne discutere al fine di valorizzare i territori e garantire un riequilibrio nella distribuzione del lavoro nel settore dell’automotive in cui implementazione ed incremento sono le parole chiave”.