Lungo la costa abruzzese barche affondate e ormeggi spezzati a Pescara, mentre i detriti hanno bloccato l’accesso al porto di Ortona.
È quanto emerge dal primo monitoraggio avviato da Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, sulla situazione nei territori della costa adriatica investiti dalla violenza dell’ultima ondata di maltempo con la situazione più grave in Abruzzo.
In una nota si legge che “A Pescara il gruppo Ormeggiatori dei Porti di Pescara e Ortona si è trovato in prima linea per mettere in sicurezza le barche rimaste a galla mentre la grandine sfondava i vetri delle auto di servizio e deformava le carrozzerie.
Una situazione di eccezionale gravità con milioni di euro di danni a tutto il sistema produttivo e turistico delle tre regioni coinvolte, dall’Abruzzo alle Marche fino all’Emilia. È un duro colpo per le imprese non sono lungo la costa ma anche nelle zone interne dove sono stati colpiti furgoni, auto e strutture aziendali. È necessario avviare la procedura per lo stato di calamità”.
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