Si contano ora i danni della storica grandinata e del violento nubifragio che ieri hanno duramente colpito la costa abruzzese e le aree interne provocando danni, feriti e allagamenti in numerose zone. La Regione e i Comuni chiedono al Governo lo stato di emergenza per calamità naturali.
E’ stata una grandinata estiva di portata eccezionale per l’Abruzzo quella che, durante il nubifragio di ieri, si è abbattuta su tutta la zona costiera e su alcuni comuni delle aree interne seminando il terrore e causando danni ingenti. Agricoltura e attività produttive in ginocchio e famiglie in gravi difficoltà per tetti rotti, vetture danneggiate senza dimenticare le persone ferite che hanno dovuto far ricorso alle cure dei medici degli ospedali a Pescara e a Lanciano.
Come testimoniano anche i precedenti articoli pubblicati su rete8.it su tutta la costa abruzzese pioggia e chicchi di grandine grossi come arance hanno flagellato edifici, mezzi di trasporto, ferite almeno 50 persone e causato danni ingenti.
Questa mattina, il presidente della Regione Marco Marsilio, Pescara, dove, come in altre località abruzzesi, è stato aperto il Coc, il centro operativo comunale, ha incontrato i sindaci dei comuni che hanno subito i danni più gravi, alla presenza di parlamentari, presidenti delle Province e rappresentanti dei Vigili del Fuoco e di tutte le forze impegnate nel fronteggiare la situazione, per concordare le iniziative necessarie per ottenere dal Governo centrale il riconoscimento dello stato di emergenza per calamita’ naturale. Il governatore ha ricordato di aver già da ieri scritto alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al capo Dipartimento della Protezione Civile.
Durante la riunione il dirigente del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Silvio Liberatore ha fatto con la stampa sulla situazione in Abruzzo mentre Coldiretti parla di milioni di euro di danni per l’agricoltura.
Per quanto concerne i danni saranno presi in considerazione quelli arrecati dal maltempo agli edifici pubblici e privati ma, è bene ricordarlo, non sono compresi quelli a persone e cose per le quali si prevede, invece, che ci siano risarcimenti soltanto a coloro che hanno polizze assicurative.
A Pescara il maltempo, dalla tarda mattinata al pomeriggio di ieri, ha rotto strade, creato disagi alla viabilita’, distrutto tetti e auto, spaccato finestre e infranto parabrezza e vetri . In due parcheggi, quello dell’ospedale civile e quello interrato di via Ferrari, completamente allagati, sono intervenuti i subacquei dei Carabinieri di Pescara, nel timore che qualcuno si trovasse nelle auto e i sopralluoghi hanno dato esito negativo.
Questa mattina al Park Ferrari i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale erano ancora al lavoro per risolvere le criticità mentre nella zona limitrofa i titolari delle attività commerciali ed artigianali constatavano con grande amarezza i gravi danni che, in alcuni casi, ne comporteranno la chiusura.
All’ospedale di Pescara, ha ricordato durante il vertice in municipio l’assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, l’acqua ha invaso il piano terra della struttura ed e’ stato necessario fermare l’attivita’ delle sale operatorie, poi riaperte dopo circa due ore di stop. Sempre ieri, e’ tornata operativa la farmacia, che era stata chiusa a causa degli allagamenti. Le cucine, dopo la sanificazione, torneranno in funzione oggi.
A Pescara in azione, oltre al personale comunale e delle forze dell’ordine e del soccorso, anche 15 associazioni di volontariato territoriali (8 associazioni regionali e 7 comunali) coordinate dal Centro operativo comunale.
Il servizio del Tg8