Manoppello: conosciuto da tutti come imprenditore, risultava nullatenente

Maxi evasione per 7 milioni di euro da parte di un uomo che si spacciava come semplice dipendente di una grande società di oggetti di gioielleria e orologeria.

I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara hanno indagato su un uomo che risultava nullatenente, conosciuto da tutti come imprenditore e che faceva la bella vita. Dalle carte era un semplice dipendente di una grande società che a Manoppello si occupa delle fabbricazione di oggetti di gioielleria e orologeria e non aveva intestate a suo nome auto e altri mobili e immobili. È così che i militari hanno scoperto una maxi evasione fiscale per 7 milioni di euro da parte di quella società di cui l’uomo, in realtà, era titolare. Dall’analisi dei dati aziendali si notava come, l’azienda, non sembrava avere risorse economiche ma dai bilanci risultava avere continue perdite. È emerso, inoltre, che nonostante continui trasferimenti di quote e nomine formali a terzi amministratori, nei guai per essere presta nomi, la gestione era interamente delle mani dell’imprenditore che disponeva a suo piacimento dei conti della società. L’attività investigativa ha permesso di sequestrare un server con la vera contabilità dell’azienda. Infatti, il titolare, attraverso uno stratagemma informatico, deteneva due contabilità con le quali venivano redatte le dichiarazioni dei redditi e dell’Iva,una che chiudeva sempre in perdita o con utili trascurabili e un’altra, reale, che riportava l’effettivo ammontare delle operazioni effettuate con utili cospicui.

 

Chiara Bonatti: