C’era anche il manager abruzzese Marco Zappalorto nell’inferno di Londra, dal quale è scampato nascondendosi dietro delle fioriere.
Non ama essere sotto i riflettori Marco Zappalorto, manager abruzzese di 32 anni, originario di Chieti, che circa da dieci anni vive a Londra. Si trovava nella capitale britannica al momento degli attentati avvenuti sabato scorso. Era insieme ad alcuni amici in un pub dell’area del London bridge. Nel locale si stava tenendo una festa e il manager racconta le ore drammatiche vissute. Marco Zappalorto, fratello di Chiara, segretario provinciale del Partito Democratico e capogruppo del Pd in consiglio comunale a Chieti e nipote del giornalista e docente Sergio Zappalorto , che da anni conduce programmi sportivi su Rete8, si è laureato alla prestigiosa London School of Economics and Social Sciences, ed è direttore di una Fondazione che si occupa di innovazione sociale e tiene conferenze in giro per il mondo, oggi per esempio è ad Helsinki.
Era tra la folla terrorizzata e si è salvato nascondendosi prima dietro alcuni bidoni della spazzatura e poi dietro delle fioriere, prima di essere accolto in un pub che è diventato il suo rifugio in quei momenti drammatici. Ha visto i poliziotti con gli scudi che gridavano a tutti di fuggire ed ha assistito all’arresto di una persona. Nel pub i proprietari hanno fatto entrare una trentina di persone tra le quali il manager teatino. All’esterno c’erano tantissimi poliziotti e Zappalorto è uscito per tornare a casa sano e salvo. E’ rimasto colpito dalla solidarietà dei londinesi che tutti descrivono come persone fredde. E’ arrivato nella sua abitazione intorno alle 5 dopo essere riuscito a trovare un taxi. Aveva avvertito familiari ed amici con messaggi su Facebook. Di quella esperienza rimane soltanto il ricordo di una notte da incubo ma anche la consapevolezza che la vita deve andare avanti normalmente perché altrimenti , ha detto al Tg8, “a vincere sarà la paura del terrorismo”.
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