Una notizia che aveva incuriosito non poco l’opinione pubblica nei giorni scorsi, quella del sequestro di marijuana “legale” in una tabaccheria di Roseto.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza non aveva tanto lo scopo di colpire l’esercente che aveva regolarmente acquistato la canapa “light”, quella che stando alla nuova legge, la 242 del 2016, può essere messa regolarmente in commercio per scopi esclusivamente terapeutici avendo un principio attivo non superiore allo 0,2%. In base all’informativa nelle mani degli inquirenti, così come poi accertato in seguito, quella fornitura non rispettava i parametri di legge. A distanza di un mese da quel sequestro, dunque, su input dei baschi verdi di Roseto e del Pm della Procura di Teramo Davide Rosati, la Guardia di Finanza di Melegnano, che fa riferimento alla Procura di Lodi, ha puntato dritto al fornitore, un commerciante della Provincia di Milano, al quale sono stati sequestrati ben due quintali di cannabis per un valore complessivo di circa un milione e 800 mila euro. L’uomo, stando all’accusa della Procura, avrebbe messo in circolazione spacciandola per canapa “light”, un grosso quantitativo di cannabis con principi attivi oltre al consentito. Individuato anche il magazzino, nel milanese, dove il commerciante aveva allestito il suo laboratorio.
Interessante risvolto della vicenda, grazie per l’articolo.