Questa mattina, all’alba, i carabinieri hanno effettuato 15 arresti per spaccio tra Avezzano e Luco dei Marsi.
Nel corso di un operazione antidroga, svolta dai carabinieri della compagnia di Avezzano, questa mattina all’alba sono stati arrestati 15 uomini di nazionalità stranieri. Le accuse nei loro confronti sono di spaccio e di detenzione, in concorso, di sostanze stupefacenti. L’operazione è scaturita da indagini condotte tramite appostamenti e intercettazioni che hanno permesso di tenere sotto controllo prima tre dei quindici arrestati che a bordo di un Suv spacciavano cocaina ai giovani tra Avezzano e Luco dei Marsi. Gli arrestati sono stati associati in parte agli arresti domiciliari e in parte rinchiusi nel carcere di Avezzano a disposizione dell’autorità giudiziaria.
1.400 cessioni di droga ad un prezzo medio di quaranta euro a dose per un giro d’affari complessivo di circa 60 mila euro. Questo il bilancio dell’operazione “Call of” eseguita all’alba nella Marsica dai carabinieri della compagnia di Avezzano guidati dal capitano Pietro Fiano. Le misure cautelari ( otto in carcere, sei ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e un obbligo di dimora) sono state emesse nei confronti di 15 marocchini di cui quattro irregolari sul territorio italiano. “Il monitoraggio del traffico telefonico e degli spostamenti di un’auto di grossa cilindrata – come evidenziato nel corso di una conferenza stampa – ha permesso agli inquirenti di ricostruire e sgominare una fitta rete dedita al traffico di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina ed hashish, gestita da tre cittadini di nazionalità magrebina con la collaborazione di altri connazionali”. L’attività investigativa ha permesso di delineare un vero e proprio sistema di ‘just drug’ in virtù del quale il contatto tra spacciatore ed acquirente, volto a stabilire la dose e il luogo dello scambio, avveniva attraverso determinate utenze telefoniche intestate a terzi e diffuse dagli arrestati tra i giovani tossicodipendenti della Marsica con il metodo del passaparola. Gli scambi avvenivano principalmente tra Avezzano e Luco dei Marsi. Una quarantina gli acquirenti abituali, tutti di nazionalità italiana e residenti nella Marsica, segnalati e ascoltati dai militari.