Ritardi, confusione e tante chiacchiere: questo in sintesi è il quadro disegnato dal governo regionale sul Masterplan per l’Abruzzo, secondo il gruppo consiliare di Forza Italia in regione che parla di spot sul territorio a soli fini propagandistici.
Per l’opposizione di centro destra il masterplan sarebbe dunque stato trasformato in un mezzo per la ricerca del consenso elettorale. Ma c’è di più: secondo Forza Italia per ora gli unici finanziamenti concreti sono quelli derivanti dai fondi strutturali comunitari 2016-’17, pari a 138 milioni di euro che, in quota parte, rappresentano un’eredità del governo Chiodi.
“Sul masterplan non si fa mai giorno e così rischiamo di arrivare ultimi anche sui fondi strutturali per il sud”, ha dichiarato Lorenzo Sospiri, capogruppo di FI in consiglio regionale. “La programmazione è già stata cambiata quattro volte, il che ci fa perdere di credibilità davanti al governo centrale”.
Per il gruppo consiliare di Forza Italia in regione, tra le criticità ci sarebbero il dissesto idrogeologico, il problema della cattiva balneabilità del mare lungo la costa teatina e pescarese e le opere viarie strategiche.
“Sul fronte masterplan è mancato il confronto con gli amministratori e i portatori di interesse”, ha denunciato il consigliere Mauro Febbo, che ha ribadito l’importanza della pedemontana nella val di Sangro, ignorata dall’attuale programmazione.
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