Incremento esponenziale in Abruzzo di matrimoni nulli che, secondo il Tribunale Ecclesiastico, sono dovuti a immaturità psico-affettiva.
Aumentano le richieste e le sentenze di nullità di matrimonio in Abruzzo per immaturità psico-affettiva. Le cause iscritte a ruolo al Tribunale Ecclesiastico per la richiesta di annullamento sono passate dalle 78 del 2015 alle 145 di quest’anno Un incremento esponenziale con le sentenze di dichiarazione di nullità matrimoniale che sono arrivate a 145, rispetto alle 96 del 2015. In occasione dell’ inaugurazione dell’anno giudiziario 2017 del Tribunale Ecclesiastico abruzzese- molisano avvenuta ieri pomeriggio a Chieti il vicario giudiziale don Antonio De Grandis ha ricordato che attualmente rimangono pendenti 266 cause che costituiscono l’arretrato da smaltire.
Nella sua relazione don Antonio ha spiegato che “Per quanto riguarda l’analisi dei motivi di nullità la causa prevalente è in particolare il grave difetto di discrezione di giudizio per immaturità psicoaffettiva o per mancanza di libertà interiore. Questa descrizione stimola le nostre comunità, sia diocesane che parrocchiali, ad una più attenta pastorale di accompagnamento dei fidanzati sul piano della formazione umana e cristiana, che prevenga la superficialità ed immaturità con cui ci si accosta spesso alle nozze. Al grave difetto di discrezione di giudizio, che ha comportato 86 sentenze di annullamento, seguono i 62 casi di esclusione della indissolubilità del vincolo, 34 casi nei quali la nullità è stata determinata dalla incapacità di assumere gli oneri essenziali del matrimonio, 20 casi di esclusione della prole, due casi di timore grave e un caso di esclusione della dignità sacramentale. Per quanto riguarda l’arretrato da smaltire proprio la scorsa settimana è stata formalizzata la nomina di un nuovo giudice laico e del difensore del vincolo titolare. Questa scelta consentirà una maggiore efficacie ed efficienza nel trattare i processi in tempi ragionevoli, venendo incontro alle giuste aspettative dei fedeli che vivono con sofferenza la fine del loro matrimonio’. Per quanto concerne i processi ordinari presso il Tribunale ecclesiastico abruzzese – molisano, si registra un abbattimento dei tempi che sono passati da una durata media di tre-cinque anni del periodo anteriore ala riforma del processo matrimoniale introdotta nel 2015 da Papa Francesco, ai due anni attuali. Una particolare attenzione è stata rivolta alla gratuità delle procedure, consentendo la possibilità di accesso al processo matrimoniale canonico anche ai fedeli indigenti, attraverso l’istituto del gratuito patrocinio, che quest’anno ha raggiunto il 42% del totale delle cause introdotte”.