Un paio di pullman provenienti da Furci e zone limitrofe carichi di residenti pronti a dire ancora no ad una nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi.
La protesta in occasione di una conferenza dei servizi convocata dal dirigente regionale Franco Gerardini per dire un’ultima parola, sul piano autorizzativo, su un ulteriore impianto di 150 mila mc per rifiuti speciali definiti non pericolosi. Ma ultima parola non sarà per una vicenda che ormai va avanti da quasi 13 anni, e che vede gli abitanti della zona, quella di Furci ma anche di un’altra decina di Comuni dell’area interna del vastese, ormai esasperati. Da una parte un consorzio, il Civeta, che avrebbe dovuto avere uno sviluppo diverso, dall’altra l’appetibilità da parte di privati che su quegli impianti, se si considera anche quello di Cupello, fanno affari, in alcuni casi, secondo le denunce del Comitato Difesa del territorio Vastese, anche evitando determinati percorsi legislativi. Un pasticcio al quale ora va posto rimedio ed in questa conferenza dei servizi, negli auspici risolutiva, ma che così non è, già pesano pareri negativi forti, come quello del sindaco di Furci, ma anche dell’Arta, e non ultima quella della Sovrintendenza che stamane ha inviato una pec:
“La situazione già così è insostenibile – spiega il sindaco di Furci Marchione – aria maleodorante, cittadini costretti e tenere le finestre chiuse anche d’estate, per non parlare delle condizioni critiche in cui versa il torrente Cena tra i più insalubri d’Abruzzo.”
Il servizio del Tg8