Ancora una manifestazione di protesta dei lavoratori e lavoratrici delle mense scolastiche di Pescara stamane davanti a Palazzo di città. Nello scontro anche i rappresentanti dei genitori.
L’amministrazione comunale di Pescara va avanti per la sua strada, ribadendo la decisione di affidare la gestione delle mense scolastiche alla ditta giunta seconda nella gara d’appalto, dopo la rescissione contrattuale con l’Ati Cirfood-Bioristoro a seguito dei noti fatti della contaminazione batterica che ha costretto, maggio scorso, centinaia di bambini a ricorrere alle cure mediche. Tuttavia a rendere tortuoso il percorso la richiesta della Cams di ridurre il monte orari costringendo, di fatto, numerosi dipendenti a rinunciare ad una quota significativa del proprio stipendio. Da qui il duro scontro che ha portato i lavoratori ad incrociare le braccia fino a quando la ditta non receda dalle sue pretese:
“è un vero e proprio ricatto ai danni dei lavoratori – fa presente Alessandra De Simone della Cgil – qui c’è gente che guadagna meno di 500 euro al mese e gli si chiede di rinunciare ad almeno 150 euro, è intollerabile”
“siamo anche noi genitori e comprendiamo i timori di chi non può usufruire della mensa – precisa Bruno Di Federico della Uil – ma qui non si possono imporre condizioni sulla pelle dei lavoratori, la stessa amministrazione comunale avrebbe dovuto interpellarci prima di prendere accordi, non l’ha fatto, ed ora dovrà fare i conti con noi.”
L’assessore Giacomo Cuzzi rimanda qualsiasi dichiarazione in merito ad una settimana quando ci sarà un tavolo di confronto con la nuova ditta, ma precisa che la riduzione delle ore è intanto temporanea e non definitiva e che non riguarda chi ha già poche ore, ma non più di una quarantina di dipendenti che hanno il monte ore più sostanzioso. Intanto l’avvocato Paolo Nardella, in rappresentanza dei genitori, cerca di mediare, avanzando una prima richiesta di rimandare il tempo pieno al momento in cui la mensa sarà operativa e poi:
“Abbiamo chiesto al sindaco di rimandare ogni decisione in merito dopo il termine per l’iscrizione alla mensa in modo tale da avere un quadro più preciso delle necessità e da lì rivedere il piano delle ore di lavoro.”
IL SERVIZIO DEL TG8: