Si amplia il fronte della protesta contro la realizzazione nel tunnel della stazione di Pescara del mercatino etnico, con altre associazioni di commercianti unite alle forze di centrodestra.
Intanto, novità di giornata, il capogruppo di Forza Italia in Regione Lorenzo Sospiri ha ottenuto stamane il blocco dei lavori, le motivazioni in un post su Facebook:
“Senza recinzione adeguata, senza cartello descrittivo le opere, senza sicurezza, pieno di immondizia. Per oggi li abbiamo bloccati, fermato il cantiere del finto mercatino etnico.
Aiutaci a fermarlo per sempre.”
250 mila euro stanziati dall’Amministrazione Comunale per dare dimora a decine di venditori ambulanti appartenenti alla comunità senegalese già sloggiati da Via De Gasperi. Una forma d’integrazione e rispetto dei diritti, secondo il governo della città, una mera ghettizzazione, secondo i consiglieri di minoranza. Al loro fianco anche diverse associazioni in rappresentanza dei commercianti sia stanziali che ambulanti, i quali intravvedono una disparità di trattamento, specie gli ambulanti costretti a pagare, a differenza dei colleghi senegalesi, una tassa di occupazione di suolo pubblico e manifestano non poche perplessità sulla legittimità del progetto:
“Al di là delle problematiche legate ai parcheggi in questa zona – ci dice Marina Dolci dell’associazione “Viviamo Pescara” – temiamo che possano esserci concreti dubbi sulla legalità dell’operazione.”
Ed intanto stasera alle 18.00 manifestazione pubblica organizzata dalle forze di centrodestra del Comune di Pescara per dire no al mercatino:
“Per noi l’integrazione si garantisce in altro modo – spiega Guerino Testa di Fratelli d’Italia – ad esempio consentendo ai venditori senegalesi di lavorare all’interno dei tanti mercati rionali della città. Costringerli ad operare sotto questo tunnel significa ghettizzarli. E poi spendere 250 mila euro per una “non priorità”, quando questa città ha ben altre esigenze più urgenti, ci sembra davvero inopportuno.”
IL SERVIZIO DEL TG8: