Sull’occupazione degli spazi al Mercato Muzii a Pescara la vibrante protesta del M5S e la replica dell’assessore comunale Alfredo Cremonese.
Una vicenda che risale al 2010, Giunta Mascia, nell’ambito del progetto di riqualificazione del mercato coperto di Piazza Muzii, viene attivata una graduatoria per gli esercenti intenzionati ad occupare gli spazi. Una trentina rispondono all’invito, nel frattempo sono in molti a ritirarsi in virtù di un contesto urbano che con gli anni si è andato modificando a discapito di determinate attività commerciali. Una recente delibera di Giunta, dunque, ha rimodulato il provvedimento confermando per il piano terra tre gallerie riservate alla ristorazione e alla produzione e vendita di ortofrutta ed ipotizzando, per il piano superiore, una diversa collocazione:
“Molti artigiani hanno aspettato anni per vedersi assegnare degli spazi – segnala Erica Alessandrini capogruppo del M5S in Comune – ed ora si ritrovano con un pugno di mosche in mano. Non solo, ma in quella zona si registra già il pieno di locali riservati alla Movida con le legittime lamentele da parte dei residenti, e la Giunta Masci cosa fa? Nella delibera dei giorni scorsi va a prevedere l’insediamento di ulteriori locali. Ma l’aspetto più grave è la non meglio precisata possibilità di affidare quegli spazi a privati.”
Si difende dalle accuse del M5S e precisa l’assessore comunale Alfredo Cremonese:
“Non viene sfrattato e non viene penalizzato nessuno – replica Cremonese – cerchiamo solo di definire una situazione che si trascinava da anni. Rispetto ad un contesto urbano radicalmente modificato è assolutamente antieconomico per un artigiano aprire un’attività lì, lo manderemo al massacro, ed infatti molti lo hanno capito e si sono ritirati dalla graduatoria. Più opportuno dedicare quegli spazi alle eccellenze, ad esempio, dell’enogastronomia locale, piuttosto che ad una sorta di catena luxury, con la possibilità, tra l’altro, di compartecipazione pubblico privato che porterebbe vantaggi non solo alle casse comunali, ma anche all’economia della città.”
Il servizio del Tg8