Migranti a Montesilvano: il caso al Comitato per l’ordine e la sicurezza stamane in Prefettura alla presenza del sindaco Maragno e di esponenti di Assoturismo Confindustria.
La Sezione Turismo di Confindustria Chieti Pescara e Assobalneari Abruzzo, unitamente al sindaco di Montesilvano, hanno riportato oggi all’attenzione del Prefetto di Pescara e dei vertici delle forze dell’ordine di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale il problema dei migranti nel Comune di Montesilvano e in particolare nella zona dei grandi alberghi. Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara, ha evidenziato il piano di Federturismo e di Assobalneari per la promozione turistica per l’estate 2017 che mette in campo risorse finanziarie e che rischia di essere vanificato per problema di ordine pubblico, igiene e decoro conseguente a scelte di politiche nazionali che non tengono in alcun conto delle realtà economico e sociali dei territori. Lucio Laureti, Vice Presidente Sezione Turismo Confindustria Chieti Pescara ha dichiarato:
“Al problema odierno si sono aggiunti altri fenomeni non evitabili come la gestione del terremoto e il degrado ambientale, che rischiano di paralizzare gran parte dell’attività turistica dei grandi alberghi, ove Montesilvano è il primo distretto turistico d’Abruzzo in termini di posti letti e presenze”.
Ottavio Di Stanislao, presidente Assobalneari Abruzzo, ha ringraziato per l’opportunità concessa di esplicitare le problematiche in un consesso così autorevole, e ha sottolineato:
“In un momento così difficile di congiuntura economica negativa, con un carico fiscale proibitivo, si è sentita la profonda vicinanza alle nostre problematiche da parte del sindaco Francesco Maragno che ha tentato, con i pochi mezzi a disposizione dei sindaci, di ovviare agli effetti negativi determinati dalle scelte politiche ed organizzative dell’autorità centrale che hanno così negativamente pesato sulle realtà socio economiche di Montesilvano”.
Francesco Maragno, sindaco di Montesilvano, ha affermato:
«Da diversi mesi la nostra Amministrazione è al lavoro per ridurre la presenza dei migranti sul territorio, affinché questi non vengano più percepiti come un problema o un ostacolo allo sviluppo della città. L’attivazione della progettualità di accoglienza SPRAR permetterà non solo di evitare la concentrazione dei migranti nelle zone commerciali e turistiche, ma anche di impegnare i profughi in attività formative e lavorative capaci di favorirne l’integrazione. Continueremo a lavorare fianco a fianco con gli imprenditori perché il comparto produttivo costituito da albergatori e balneatori è il settore trainante capace di far decollare lo sviluppo del nostro territorio. Voglio ringraziare Confindustria Chieti Pescara per l’attenzione dimostrata al territorio di Montesilvano».
Il Prefetto ha assicurato che con l’avvio operativo dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) tutti i migranti accolti attualmente nei C.A.S. ovvero nei 2 alberghi di Montesilvano, verranno distribuiti in apposite strutture gestite dal Comune di Montesilvano, in forma di accoglienza diffusa sul territorio in zone né turistiche né commerciali. Si assicurerà altresì un interscambio tra le forze dell’ordine per presidiare il territorio. Erano presenti nella delegazione di Confindustria anche Lorenzo Cardone e Bruno Bischi. Confindustria Chieti Pescara e il Comune di Montesilvano, infine, hanno avviato una valutazione per una ipotesi di convenzione volta all’installazione di telecamere per il controllo del territorio, finanziata dalle imprese turistiche e commerciali dell’area e direttamente collegata ai server della polizia municipale di Montesilvano. Questo progetto ha una finalità preventiva e di controllo del territorio, volta ad evitare fenomeni di devianza e microcriminalità sempre più diffusi, quali prostituzione e spaccio.
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La presenza sconsiderata ed ingestibile, causata dalla nidiata Mattarella-Renzi-Gentiloni-Papa ha portato danni in ogni settore! Gli operatori turistici marittimi per non parlare di quelli montani, già per conto loro incapaci di provvedere da soli a realizzare un sano turismo, ora per via di demolitori(quali quelli nominati prima di un sistema italiano faticosamente costruito nel corso degli anni sono soggetti a combattere la presenza dannosa e numerosa dei turisti "gratis" africani! Così si salvaguardano tutti la coscienza buona che è in ognuno di loro!